Ad eseguire i lavori l’ATI, Associazione temporanea di imprese, Sicil Tecno Plus e Metangas. La metanizzazione di Favara sarà realizzata dalla Italgas Spa, la principale società che distribuisce gas in Italia e la terza in Europa, che ha rilevato la CPL Concordia che si era aggiudicata il project financing.
La prima trance di lavori prevede la costruzione di un impianto di riduzione della pressione del gas da alta a media, da realizzare in contrada San Benedetto e per i quali è già stata rilasciata la concessione edilizia da parte dell’Ufficio tecnico comunale di Favara.
“Salutiamo favorevolmente la fine dell’iter per la realizzazione del Metano a Favara, ma è lecito chiedersi è conveniente per le famiglie allacciarsi al metano”? L’interrogativo viene posto da Giuseppe Arnone esponente di Forza Italia e coordinatore della Fondazione Italiani in Europa. “Prima di iniziare i lavori l’amministrazione comunale ha svolto una campagna di sensibilizzazione sui costi di allaccio? – chiede Arnone – Pongo queste domande per evitare di lasciare un’altra opera incompleta, che si aggiungerebbe al disastro ed al dramma delle case pericolanti del centro storico per opere pubbliche di cui non sappiamo se si completeranno”.
E’ bene ricordare che il nuovo iter della metanizzazione della città di Favara è iniziato nel 2006, amministrazione comunale retta dal sindaco Lorenzo Airò, che, dopo avere annullato tutte le carte “pendenti”, vecchie di decine di anni, propose il projecet financing. Inciso. Di quella Amministrazione comunale facevo parte pure io nella qualità di assessore allo sviluppo economico e proponente del project. Sarei quindi il meno opportuno a scrivere di questo argomento o fare commenti, mi limito soltanto ai fatti. A quel projecet financing parteciparono 4 società a livello nazionale, il project fu affidato alla CPL Concordia. Ci furono varie vicissitudini che tennero il project fermo, ci furono problemi per la stessa società, cambiarono le norme, era necessario reperire nuovi fondi. E’ passata l’amministrazione Russello, anche la Giunta Maganella sotto la quale arrivarono i nuovi finanziamenti, l’iter è proseguito con l’Amministrazione Alba per la conferma dei finanziamenti e con i lavori che sembra stiano iniziando.
Alla realizzazione della cabina di riduzione da alta a media seguiranno quelli per il collegamento con l’allaccio alla Rete Snam, poi la realizzazione del metanodotto fino ad arrivare a Favara, dove si dovrà realizzata un’altra stazione di riduzione della pressione da media a bassa. Quindi la realizzazione della rete cittadina e gli allacci.
Sicuramente 15 anni fa la situazione era diversa da oggi. I costi di realizzazione e gestione sono cambiati (per questo fu necessario un nuovo finanziamento) così come, crediamo, il costo dell’allaccio per le singole abitazioni e i costi della fornitura. Concordiamo con Arnone che sia giusto informare i cittadini degli ultimi sviluppi e naturalemente delle spese necessarie per “avere in metano a casa”.
Dal punto di vista civile e ambientale sicuramente avere disponibile l’accesso al metano è una grande conquista. L’informazione sul metano potrebbe essere uno dei unti programmatici per il nuovo (o per il riconfermato, perchè no) sindaco di Favara.