Il vicesindaco Aurelio Trupia, con delega ai Servizi Ecologici – non è disposto a tollerare passivamente le inadempienze della struttura ospedaliera dell’ASP che si ostina a non differenziare i rifiuti e passa all’azione.
‘Sono vergognose le immagini pubblicate sui social che immortalano la “discarica” all’interno dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, proprio in prossimità del pronto soccorso. Fanno intendere – afferma il vicesindaco – che tutta la città è sporca e piena di spazzatura.
Ma è bene ricordare -puntualizza-che siamo su un’area privata con colpe da addebitare tra chi è preposto a fare la differenziata e chi deve invece controllare.
Questa è una situazione che si protrae da anni, praticamente da quando è iniziata la raccolta differenziata ad Agrigento, ma la struttura ospedaliera dell’ASP, dopo anni, continua a non differenziare la spazzatura che produce.
Il Comune ha multato più volte la Direzione e ha anche avuto diversi incontri per intimarle di mettersi in regola, pena onerose sanzioni economiche. Ogni volta sono state date ampie rassicurazioni rimaste tutte inattuate.
“Questo ingiustificato ritardo ad adeguarsi – ha sottolineato Trupia- costa alle tasche di tutti gli agrigentini circa 60 mila euro l’anno. Il servizio è partito nel 2018 per cui non è difficile capire quanto si è speso e si spende per questa inadempienza.
E’ chiaro che non si può continuare a tollerare questo scorretto comportamento, che ormai viene riportato dai social e dagli organi di stampa come se fosse una inadempienza del Comune di Agrigento.
Inadempienza che non solo fa abbassare la percentuale della differenziata, e quindi sminuisce i sacrifici dei cittadini agrigentini, ma crea enormi problemi con la piattaforma di conferimento. Spesso gli autocompattatori sono costretti a ritornare con il loro carico, costringendoci, prima a differenziare e poi a riportarlo alla stazione di conferimento, con l’aggravio di costi che questo comporta.
Questa volta non si provvederà a multare l’Azienda Sanitaria Provinciale, ma le verranno addebitate le spese della bonifica dell’area. L’intervento, infatti, viene effettuato su un’area privata, in sostituzione dell’Azienda Sanitaria. I vertici dell’ASP e dell’Ospedale – ha aggiunto il vice sindaco Trupia – devono prendere coscienza del danno che comporta questo ritardo ad adeguarsi a norme comunali, regionali e nazionali e che finora si è andati avanti solo perché il Comune si è fatto carico di tutto. Ma il danno al servizio, alle tasche dei contribuenti e aggiungerei all’immagine dell’Ospedale prima, e della città dopo, è così grave che non si può più proseguire. O ci si adegua o si prenderanno seri provvedimenti. Anche ogni giorno, se sarà il caso”.