“Madre Terra”è il nuovo video pubblicato su YouTube dallo straordinario artista favarese Lillo Puccio.
E’ stato lui stesso, su facebook, ad annunciare, sollecitando un commento, l’uscita della sua ultima fatica con queste parole:
“Cari amici sono felice di condividere con voi il mio nuovo video “Madre Terra”.
Partendo da un amore particolare per la musica e la scultura, ho liberato l’anima della terra e le pietre hanno iniziato a cantare.
Avete mai sentito il loro suono? Adesso è Vostro”
Lillo Puccio è un artista eclettico, non è, infatti, “solo” uno straordinario cantautore e musicista, ma è anche uno scultore che ama plasmare i materiali più svariati, un attore di teatro, un artista a tutto tondo, una persona, insomma, che mette passione in tutto ciò che fa e che ama sperimentare sempre nuove forme per esprimere il suo estro. Ha la straordinaria capacità di saper comunicare le proprie sensazioni suscitando forti emozioni ed è un uomo profondamente attaccato alla propria terra.
Mai banale, nei testi delle sue canzoni spesso affronta tematiche importanti volte a sensibilizzare l’opinione pubblica quali la violenza sulle donne nei brani “Come le rondini” o “Con i tuoi occhi” dedicato a Lorena Quaranta
Con quest’ultimo lavoro artistico, “Madre Terra” il caleidoscopico compaesano ha saputo sapientemente mixare l’amore per la musica, per la scultura, per la sua terra, per la natura in generale…
Per descrivere le sensazioni che suscita l’ascolto, prendo in prestito le parole del sommo poeta, così come ha fatto lo stesso Lillo Puccio: “Musica trae a sé li spiriti umani, che quasi sono principalmente vapori del cuore, sì che quasi cessano da ogni operazione: sì e l’anima intera, quando l’ode, e la virtù di tutti quasi corre allo spirito sensibile che riceve lo suono”(Dante, Convivio – Trattato secondo – Paragrafi XIII- XV).
L’anima intera è rapita nell’ascolto di “Madre Terra”, quasi incantata ed incredula; Lillo sembra condurci con estrema dolcezza e raffinatezza, prendendoci quasi per mano, in un viaggio a ritroso verso le proprie origini, alla scoperta di istinti primordiali; viaggio che ci porta e trovare una calma interiore dimenticata, sconosciuta che accarezza lo spirito e lo fa vibrare all’unisono con le onde prodotte dai tocchi sulla pietra.
“Ho liberato l’anima della terra e le pietre hanno iniziato a cantare”- scrive – ed è proprio così, questo stratosferico artista ha preso una pietra bianca, tipica del nostro territorio mediterraneo e le ha dato voce; è da diversi anni che Lillo realizza arpe in pietra,” in questa sua nuova scultura sonora- dice – ho voluto omaggiare la nostra terra con un riferimento ai templi. I tagli e la forma ricordano un tempio… il tempio del richiamo e della consapevolezza che nella nostra Madre Terra c’è la chiave della nostra esistenza”.
“Non dimenticate che la terra si diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano intensamente giocare con i vostri capelli” (Khalil Gibran), siamo circondati da una straordinaria bellezza, ma non ci soffermiamo a contemplarla. Chi guarderà il video si chiederà in quale parte del mondo sarà mai andato Lillo Puccio per scoprire tale meraviglia; su indicazione di Giuseppe Crapanzano, in arte Cioppy, il video è stato realizzato, da Domenico Presti, alla…Pirciata.
Non vi resta che ascoltare questo brano; chi scrive non è certo un’esperta in campo musicale e, quindi, il consiglio seguente non è dettato come tale: occorre ascoltarlo due volte; la prima con gli occhi aperti ascoltando e, contemporaneamente ammirando la bellezza del paesaggio mozzafiato, la seconda chiudendo gli occhi. Si continuerà a vedere il paesaggio incontaminato e si assaporerà a pieno un insolito senso di quiete che rigenera lo spirito.