Michele Sodano
Questa mattina le associazioni ambientaliste del territorio ci hanno portato a Punta Bianca, il paradiso naturale collocato tra Agrigento e Palma di Montechiaro, per un appuntamento fondamentale di consapevolezza e salvaguardia dell’ecosistema. A loro va il mio ringraziamento, in particolar modo a Claudio Lombardo di Mare Amico, Mare Vivo e ai ragazzi del Team Spiagge Pulite capitanati da Silvia Piazza. Oltre a una raccolta di quintali di plastiche lasciate durante l’inverno dagli incivili, alle ore 12 è stata liberata in mare un esemplare di Tartaruga Caretta Caretta precedentemente salvata da morte certa.
Uno dei temi centrali della mattinata è stato quello relativo all’istituzione della Riserva Naturale di Punta Bianca. Proprio lo scorso 27 aprile ho depositato un’interrogazione Parlamentare indirizzata al Ministro della Transizione Ecologica Cingolani, per informarlo delle storiche problematiche legate a quest’area e per sollecitare la delimitazione di zona protetta.
In qualsiasi altra parte del mondo Punta Bianca sarebbe già riserva naturale, ma nella nostra Agrigento, come risaputo, in questo suggestivo angolo di infinito, insiste un poligono di tiro dell’esercito e la sede di numerose esercitazioni militari che, tra spari e passaggio di pesanti cingolati, stanno contribuendo alla distruzione di questo prezioso presidio ambientale siciliano.
Stamane erano presenti molti esponenti di maggioranza del Governo Musumeci. A loro ho ribadito che non è più il momento delle chiacchere e che l’ostacolo maggiore all’istituzione della Riserva Naturale è proprio la mancata designazione, da parte della Regione Siciliana, di una nuova collocazione per il poligono di tiro. Da personali interlocuzioni, tenute con il Presidente della Commissione Difesa alla Camera dei Deputati Gianluca Rizzo, emerge proprio come sia questa omissione della Regione a condannare Punta Bianca a rimanere il luogo delle esercitazioni piuttosto che divenire riserva. Emerge inoltre che l’esercito sia favorevole e pronto a spostarsi, non appena verrà indicata dai vertici regionali una nuova area.
Non voglio più sentire proclami, mi aspetto delle azioni concrete, per il bene di tutti i cittadini e la tutela delle biodiversità. Ho visto con i miei occhi tanti giovani che vogliono vivere in armonia con la natura e valorizzare il patrimonio ambientale, a loro chiedo di far valere le proprie istanze attraverso l’attivismo e l’impegno politico.