Nella seduta di ieri sera il Consiglio comunale di Favara ha “preso atto” delle criticità riscontrate e dei rilievi mossi dalla Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Regione Siciliana, con delibera n. 22/2021/VSGC, relativa agli esercizi 2017 e 2018, per i quali sono stati mossi all’Ente locale molteplici rilievi.
Gli esercizi presi in esame si riferiscono agli anni 2017 e 2018, per i quali il magistrato istruttore ha mosso all’ente locale molteplici rilievi, sostanzialmente coincidenti con le precedenti contestazioni relative all’anno 2016. Le criticità sono state riscontrate in diversi settori come la REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA CONTABILE, DI GESTIONE, CONTROLLO STRATEGICO, SUGLI EQUILIBRI FINANZIARI, SUGLI ORGANISMI PARTECIPATI e SULLA QUALITA’ DEI SERVIZI
Il magistrato evidenzia “il numero elevato delle irregolarità emerse in seguito alle verifiche ad estrazione casuale effettuate nei due esercizi esaminati, tanto più a fronte dell’esiguità di quelle sanate”. Esercizio 2017: su 73 atti oggetto di verifica sono state 59 le irregolarità emerse e solo 4 irregolarità sanate. Esercizio 2018: su 111 atti oggetto di verifica sono state 87 le irregolarità emerse e solo 2 le irregolarità.
E non è una giustificazione o una attenuante il fatto che il Comune di Favara sia in dissesto finanziario. La Corte dei Conti, infatti, evidenzia che “gli enti in condizione dissesto non sono esonerati dallo svolgimento dei controlli, da effettuarsi con gli adattamenti dovuti alle specificità gestionali e finanziarie connesse alla peculiare situazione, dal momento che il buon esito del percorso di risanamento è affidato anche al loro corretto funzionamento”. Nel particolare “le molteplici criticità evidenziate, ricorrenti in ciascuna delle forme di controllo esaminate non possono trovare giustificazione nelle obbiettive difficoltà dell’ente e nelle vicende che lo hanno riguardato”. Comunque i magistrati danno atto: “dell’impegno del Comune e della sua volontà, già parzialmente tradottasi in iniziative concrete, di realizzare un efficace sistema di controlli interni, allineato con attuali direttrici normative”.
In conclusione, il Collegio, composto dai magistrati: Luciana Savagnone, Presidente; Adriana Parlato, Consigliere; Alessandro Sperandeo, Consigliere relatore; “ritiene di sollecitare il Comune di Favara affinché, lo stesso, senza frapporre indugi, ponga in essere tutte le ulteriori iniziative e gli interventi necessari al fine di garantire la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità e l’affidabilità del proprio sistema di controlli interni, riservandosi di valutare, in occasione dell’esame del prossimo referto, nel caso d’inosservanza del presente monito, la presenza dei presupposti per rivolgere alla Procura presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione siciliana la comunicazione di cui all’art. 148, comma 4, del TUEL”.
Siamo andati a verificare che cosa prevede detto articolo: “In caso di rilevata assenza o inadeguatezza degli strumenti e delle metodologie ………. le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano agli amministratori responsabili la condanna ad una sanzione pecuniaria da un minimo di cinque fino ad un massimo di venti volte la retribuzione mensile lorda dovuta al momento di commissione della violazione”.
Dopo una attenta discussione animata principalmente da Marilì Chiapparo e Laura Mossuto e dai consiglieri di opposizione, il Consiglio Comunale ha preso atto della deliberazione della Corte dei Conti, con il Gruppo Misto e gli altri consiglieri d’opposizione, ai quali si è unito anche il vice presidente Giuseppe Nobile, che hanno fatto mettere a verbale la seguente dichiarazione. “Prendiamo atto delle criticità e delle disfunzioni addebitate all’Ente dalla Corte dei Conti, di cui noi non siamo responsabili, imputabili esclusivamente all’Amministrazione comunale. Invitiamo il Comune a predisporre gli strumenti per porvi rimedio, notificando al Consiglio comunale le misure correttive che verranno adottate al riguardo”. Presenti e votanti: Maglio, Mossuto, Fanara, Chiapparo, Pirrera, Failla, Nobile, Cusumano, Fallea, Liotta, Lentini, Castronovo Rossana, Bellavia e Di Naro.
Il Consiglio comunale ha proseguito la trattazione dell’ordine del giorno approvando la proposta di deliberazione relativa a “Verifica della quantità e della qualità delle aree e fabbricati da destinare alla residenza e alle attività produttive e terziarie per l’anno 2021”, 9 Si e 5 No.
Approvata anche all’unanimità dei presenti, 14 consiglieri, la proposta di deliberazione per il “Conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Favara al Prof. Arch. Giuseppe Guerrera”. Illustre docente presso il Politecnico dell’Università di Palermo, si è interessato più volte di Favara con studi particolari sull’allestimento urbano.
Infine la discussione per l’approvazione del “Piano economico finanziario del Servizio raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani – anno 2020”. Piano, illustrato dal dirigente dell’UTC Ing. Alberto Avenia, che per la complessità delle nuove disposizioni è stato predisposto affidandolo ad una ditta esterna, decisione criticata dall’opposizione. Piano elaborato facendo riferimento ai 3 anni precedenti, già approvato dalla SRR e trasmesso all’ARERA, per un costo massimo di tariffazione applicabile di €7.182.000,00. La votazione ha visto 8 SI e 4 NO.