“Non ho bisogno di andare a vedere quello che c’è a Favara, purtroppo lo so e lo so molto bene, sono mesi che seguiamo questa vicenda”. Queste le parole del prefetto di Agrigento Maria Rosa Cocciufa in relazione alla grave situazione dei rifiuti a Favara che, tra scioperi, discariche, roghi, raccolta a rilento, rimane ancora una emergenza e non si sa ancora per quanto tempo.
Il prefetto non è venuto a Favara ma ha convocato l’Amministrazione comunale e le Aziende che gestiscono il servizio per fare il punto della soluzione, vedere quali azioni si stanno mettendo in essere e soprattutto come e quando finirà l’emergenza che mina la salute dei cittadini.
Dal punto di vista finanziario è stato ufficializzato che il Comune ha ricevuto un finanziamento dalla Regione per il pagamento di una buona parte di arretrati, oltre €.800.000,00 come ha comunicato la sindaca Anna Alba, che si sono aggiunti ai €400.000,00 già versati sul conto corrente delle aziende.
Le ditte non hanno nascosto la difficoltà di non riuscire a raccogliere tutti i cumuli e le discariche formatesi in città, che si riformano anche dopo la raccolta. Il servizio porta a porta non è rientrato nella normalità: “Ci vorrà ancora del tempo affinché si ritorni a un servizio normale – ha detto la sindaca – l’enorme quantità di rifiuti generati da un mese di sciopero sarà smaltita tutta in discarica andando ad aumentare notevolmente la percentuale di rifiuto non differenziato, cosa che ha procurato un doppio danno, economico per il maggiore costo della discarica ma anche perché non si raggiungono le quote stabilite di raccolta differenziata”.
“È chiaro che la situazione parte da lontano – aveva detto il prefetto – soluzioni miracolistiche non ce ne sono purtroppo. Ci sono delle situazioni di carattere amministrativo e finanziario che partono da troppo lontano per poter pensare di sanare dall’oggi al domani”.
Sia il prefetto che il sindaco hanno evidenziato che “ci vorrebbe anche un pochino più di civiltà da parte dei cittadini, su questo fronte non ci sono buone notizie, tutti dovrebbero fare la loro parte e i cittadini dovrebbero evitare di lasciare i rifiuti per strada”.
Insomma ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che si possa vedere, semmai ci si arriverà, una Favara pulita e sgombera dai rifiuti, dalle erbacce e da tutto quanto la rende una città degradata, sporca per non dire anche puzzolente e pericolosa per la salute pubblica.