A partire da oggi, 6 agosto, il green pass diviene necessario, agli over 12, per poter accedere a: ristoranti al chiuso, palestre, piscine, centri benessere, cinema, musei, teatri, casinò, per poter far visita ai parenti in ospedale, per partecipare ai matrimoni, per i concorsi pubblici…
Il certificato non è, invece necessario, per gli under 12, per consumare al bancone o all’aperto.
Chi non ne è in possesso, per poter fare vita sociale, dovrà sottoporsi al tampone.
In Sicilia oltre un terzo della popolazione è sfornita della certificazione verde e, in più di un comune su due, sono meno del 70% gli over 60 che hanno fatto il vaccino.
Sono, infatti, 229 su 391 i comuni che registrano una percentuale totale di vaccinati al di sotto del 70% e dell’80% in relazione agli ultrasessantenni, platea che corre i rischi maggiori in caso d’infezione.
Secondo quanto stabilito dal Cts tali comun potrebbero essere classificati quali zone ad “elevata circolazione virale”, con applicazione delle misure previste per la zona rossa, qualora si registrino oltre 250 nuovi casi settimanali o a “media circolazione virale” qualora i nuovi casi settimanali siano ricompresi tra 150 e 250 e, in questa eventualità, scatteranno le misure previste per la zona arancione.
Nei comuni dove, al contrario, si ha una copertura vaccinale superiore al 70%, si applicano le misure relative alla zona bianca o tutt’al più, in caso di aumento di contagi, quelle stabilita per la zona gialla.
Sulla base del Cts regionale il territorio sarà diviso in quattro fasce di rischio tenendo conto della percentuale di copertura vaccinale e dell’incidenza dei contagi.
A breve articolo su nuovo decreto legge sul green pass