Maria Laura Maggiore
“Caro direttore, non avrei mai pensato di rivolgermi al suo giornale per scrivere ciò che mi accingo a scrivere ma, come direbbe Gerge Orwell: “Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” e con la schiettezza che mi ha sempre contraddistinto anche questa volta non potevo tacere.
Ho appena letto che il “collega” Davide Romeo, ha rassegnato (per la seconda volta perché evidentemente la prima volta erano uno show dal momento che non esistono al protocollo alcun genere di dimissioni pregresse) le sue dimissioni.
Non mi appartiene per stile e per serietà commentare ciò che altri fanno ma questa volta il vaso per me è colmo per una motivazione più che ovvia: l’avere addebitato a me e alla mia appartenenza politica (forse era l’unica persona a non averne conoscenza) il motivo delle sue dimissioni. Già questo denota quanto poco conosca uomini, persone e percorsi nonostante si fregi di conoscenze, letture ed analisi politiche profonde. Vede, caro direttore, credo che chi scelga di svolgere un ruolo politico debba farlo con senso di responsabilità e serietà. E soprattutto stando sul campo e “sporcandosi le mani”. Sono queste le caratteristiche e le similitudini che io ho riscontrato in Anna Alba. E queste le caratteristiche che mi hanno portata ad essere al suo fianco. Caratteristiche però che in tutta onestà non ho mai riscontrato in Davide le rarissime volte che l’ho incontrato a Favara.
Torniamo alle sue dimissioni però e alla mia iscrizione al Movimento 5 Stelle. È vero, sono una iscritta al movimento cinque stelle nonostante non abbia nel tempo condiviso alcune scelte. Mi fido però di Giuseppe Conte e della sua capacità di analisi dei problemi. È proprio in virtù di questa appartenenza che ho conosciuto Anna nel 2016 per cui appare anomalo che qualcuno voglia ingenerare fantomatiche teorie del complotto relative alla mia appartenenza politica. Forse il fatto di lavorare fuori ed essere stato poco presente durante tutta la nomina ha fatto perdere al signor Romeo alcuni passaggi. A differenza del “collega” posso però dimostrare cosa ho fatto, in alcuni casi come molti sbagliando in altri casi meno, con la presenza fisica sul campo per la città. Ho svolto anche attività di stimolo agli uffici ma anche di questo lui poco può sapere. Ma andiamo alla “verità che è un fatto rivoluzionario”. Non troppo lontano di qualche giorno fa io stessa posi proprio a Davide la questione “dimissioni” e lui stesso mi disse che erano inutili proprio perché aveva avuto certezza (da chi non saprei) che a breve sarebbe stato nominato il commissario regionale. Oggi vedo che si è dimesso ed io mi chiedo: cosa è successo? Lui stesso mi disse che vista l’imminente nomina le dimissioni sarebbero state inutili e non era opportuno lasciare la città scoperta in caso di emergenze. In effetti, nonostante io stessa abbia posto il tema dimissioni come segno tangibile di vicinanza al Sindaco Anna Alba, il 03 agosto abbiamo dovuto fare una delibera di giunta municipale relativa alla concessione gratuita di un loculo ad una persona indigente. Nella mia vita mi sono abituata a tutto ma non a simili capriole che si giustificherebbero soltanto se fossero dettate da motivazioni altre. Il tempo nella vita è galantuomo così come la serietà che ci rappresenta nei processi e nei percorsi. I cittadini hanno imparato a conoscere il mio modo di operare, da forestiera, e conoscono Davide Romeo. A loro l’insindacabile giudizio su di entrambi. Persino le ditte e gli operatori ecologici sanno chi era con loro e chi ha proposto soluzioni a causa dell’assenza dell’assessore Romeo.
A tutela dei cittadini ho sporto denunce presso la Tenenza per interruzione di pubblico servizio ma l’esercizio dei nostri ruoli ormai è storia ed il tempo dimostrerà il vero motivo di azioni e parole. Solo una cosa mi sento di suggerire a Davide Romeo: concentri i suoi attacchi altrove, non sono la sua Giulietta. Spero che dietro questa attenzione alla mia persona non ci sia il becero tentativo di “giocare” un ruolo nella prossima campagna elettorale perché avrebbe fallito bersaglio. Forse Romeo non si è reso conto che non sono neppure favarese anche se credo di esserlo nel cuore più di molti altri”.