Prende ufficialmente posizione sull’emergenza rifiuti che sta devastando la città di Favara, il candidato sindaco di “Scegli Progetto Comune” Antonio Palumbo che fa un appello a tutti i cittadini: “Non è più tempo di cercare alibi, servono controlli ma anche più civiltà”.
Il problema rifiuti è sicuramente uno dei più attuali e scottanti, e che dovrebbe essere uno dei temi principali non tanto della campagna elettorale dei candidati a sindaco, ma certamente dei loro programmi e intendimenti amministrativi. “A Favara è il momento della responsabilità: non è più possibile continuare a sperare che sia un intervento esterno a salvare la nostra città da questo perenne stato di abbandono”. Lo scrive Antonio Palumbo, candidato a sindaco di Favara per la coalizione “Scegli Progetto Comune”, composta da “Favara per i beni comuni”, “L’Altra Favara” e “Partito Democratico”.
“Lo stato di gravissimo degrado ambientale in cui versa il paese è figlio di una combinazione di incompetenza amministrativa cui si aggiunge l’incivilirà di troppi cittadini che, approfittando dell’assenza di controllo, si ostinano a non differenziare i rifiuti prodotti e a non pagare le tasse. E’ il momento di dire ‘basta’ all’ipocrisia di chi sostiene che le colpe siano solo di altri. Favara si salva solo se tutti faranno la loro parte”.
Antonio Palumbo individua anche le principali linee di intervento. “Tre, a nostro parere, i punti centrali per affrontare questa vera e propria emergenza che abbiamo già inserito nel nostro programma: a) bisogna ripartire con un’attività di sensibilizzazione e formazione che spieghi passo passo ai cittadini come effettuare una buona raccolta differenziata e quali siano i vantaggi economici, sociali e ambientali di una città più pulita; b) è necessario contestualmente avviare delle azioni finalizzate a individuare e sanzionare gli incivili (video sorveglianza, controllo civico attraverso specifiche app, attività di verifica da parte dei Vigili urbani con la collaborazione di Polizia Provinciale e delle forze dell’ordine) e rimettere in moto la macchina comunale per l’accertamento degli evasori, agendo però anche sulle aziende che gestiscono il servizio e il relativo appalto, controllando il rispetto del capitolato; c) in ultimo, a fronte di un’emergenza economica quale quella provocata dalla pandemia Covid, dato che tante famiglie si trovano oggi ben oltre la soglia della povertà, il Comune dovrà garantire sostegno a chi non può pagare ed essere inamovibile contro chi non vuole pagare”.