Gaetano Scorsone
Presso la Chiesa della B.M.V. Mediatrice di tutte le Grazie di Favara si è svolta, alle ore 17.00 di giovedì 10 settembre, una Messa con la quale la grande famiglia dei Carabinieri di Agrigento ha ricordato, in forma ristretta – per i contingenti motivi di sicurezza epidemiologica – i due coraggiosi Militi vittime di un conflitto a fuoco che li vide opporsi valorosamente ad un’intera banda di malfattori il 14 settembre del 1945, in contrada Specchio di Favara: l’App. Calogero Cicero e il Car. Fedele Di Francisca, entrambi insigniti di Medaglia d’Argento al Valor Militare.
A celebrare la Messa il Cappellano Militare dei Carabinieri della Legione Sicilia, don Salvatore Falzone, con il sostegno di don Lillo Di Salvo, parroco della parrocchia ospite. Prima dell’inizio della celebrazione una delegazione della Consulta Giovanile cittadina, rappresentata da Giorgia Arcadipane, Antonio Arnone e Angelo Agliata, ha ricreato il drammatico contesto in cui si è consumata la tragedia, attraverso la lettura di un dedicato racconto rimato che ha riportato i presenti a quella tragica sera del 14 settembre del 1945 quando i due Carabinieri, giunti all’assegnato posto di osservazione, sorpresero un malvivente che era stato appositamente inviato dalla banda di appartenenza per tenere sotto controllo la fattoria dei fratelli Buggea, in contrada Specchio del territorio di Favara, al fine cogliere il momento propizio per derubarli dell’incasso derivante dalla vendita dell’uva.
La banda – che ,a quanto pare, proveniva da Palma di Montechiaro - si era già distinta per le sue diverse malefatte condotte in danno di altre masserie, e quella sera si era appostata proprio per impossessarsi dell’ingente somma di denaro che i Buggea avevano realizzato con la vendita della loro uva. Da un primo scontro che consentì ai due Carabinieri di neutralizzare la vedetta, scaturì la mobilitazione di tutta la banda che, in netta superiorità numerica e con una spropositata potenza di fuoco, riuscì a sopraffare l’eroica resistenza dei due militi.
Come ha rilevato don Salvatore Falzone nel corso della sua omelia, pur accorgendosi dello squilibrio di forze che li penalizzava e che difficilmente gli avrebbe dato scampo, l’App. Calogero Cicero e il Carabiniere Fedele Di Francisca non si sottrassero a quello che loro consideravano un dovere da assolvere in difesa del Bene e della Giustizia, offrendo una testimonianza di abnegazione e di alte virtù civili e militari spinta sino all’estremo sacrificio e al martirio.
Splendido esempio di una virtuosa missione che con generosità, spirito di servizio e professionalità si rinnova da ben 207 anni nella gloriosa storia dei Carabinieri d’Italia. Anche il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento, il Col. Vittorio Stingo, ha usato parole di ringraziamento e di gratitudine per l’eroismo mostrato dai due ricordati Carabinieri che, come delicate carezze, si sono poi estese al ricordo di tutti i valorosi Caduti in ogni regione d’Italia e all’estero per le numerose missioni di “peacekeeping”, richiamando con non poca emozione anche la recente improvvisa morte del Luogotenente Giuseppe Sabella, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Calamonaci che, a soli 48 anni, è stato stroncato da un malore mentre era al suo posto di comando.
Una cerimonia che nella sua sobrietà ha fatto battere forte i cuori dei presenti per l’intensità di condivise emozioni amplificate anche da cerimoniali e protocolli che fanno parte di una gloriosa tradizione custodita con orgoglio e fierezza da quella che sino a ieri era considerata la 1ª Arma dell’Esercito e che dal 2000 si fregia del rango di Forza Armata dello Stato, insieme all’Esercito, alla Marina Militare e all’Aeronautica Militare. La lettura, da parte del Sig. Colonnello, delle motivazioni del conferimento, ad entrambi i ricordati Carabinieri, della Medaglia d’Argento al Valor Militare ha amplificato l’intensità delle emozioni della serata conclusasi con la benedizione impartita da don Salvatore Falzone e con le classiche foto ricordo. Presenti alla Cerimonia Eucaristica il Presidente del Consiglio Comunale di Favara, Salvatore Di Naro; il Consigliere – nonché scrittore e storico che nelle sue ricerche ha attenzionato e fatto conoscere la storia dei due Carabinieri – Calogero Castronovo; la già citata delegazione della Consulta Cittadina con Giorgia Arcadipane, Antonio Arnone e Angelo Agliata; l’Area Padre Pino Puglisi del Consiglio Pastorale Cittadino con il suo Moderatore – lo scrivente -. Per l’Arma dei Carabinieri, oltre al Comandante Provinciale, Col. Vittorio Stingo, presenti il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Agrigento, il Maggiore Marco La Rovere; il Comandante dell’Ufficio Comando del Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento, Cap. Gabriele Treleani; il Comandante della Tenenza dei Carabinieri di Favara, Ten. Fabio Armetta e numerosi sottufficiali e graduati dei Comandi vicini. Gaetano Scorsone.