Oggi apprendiamo le dichiarazioni di don Marco Damanti, vicario foraneo e parroco della chiesa dei santi Pietro e Paolo di Favara, con le quali solleva una questione a noi cara e che facciamo subito nostra proprio la sua dichiarazione che qui riportiamo:
“…con AICA nulla di quanto ci aspettavamo si sta realizzando e le previsioni, in considerazione della partenza, non sono rosee”.
Ancora, “…La stessa richiesta dell’autobotte in caso di carenza di approvvigionamento la dice lunga sugli errori iniziali di AICA, quando tra l’utenza e il gestore si è alzato il muro invalicabile della burocrazia. L’acqua non è una merce qualsiasi”.
Bene, anzi male, quello di cui AICA non si è resa conto è che così facendo per il servizio sostitutivo viola la delibera ARERA 917/2017/R/idr art. 3 dell’Allegato A, per la quale:
“Il tempo massimo per l’attivazione del servizio sostitutivo di emergenza in caso di sospensione del servizio idropotabile è di 48 ore, intercorrente tra il momento in cui si verifica una singola interruzione – sia essa programmata o non programmata – e il momento in cui viene attivato il servizio sostitutivo di emergenza, per ciascun utente finale interessato”.
Per quanto sopra e per altro ancora, alla richiesta di confronto che perviene da Don Marco rispondiamo: “PRESENTI!”.
In attesa di concordare le modalità dell’incontro e con l’augurio che vengano anche invitati i massimi esponenti di AICA, supportiamo la posizione di Don Marco al quale offriamo sin da subito tutte le competenze della nostra Associazione dei consumatori.
Il Coordinatore Konsumer Agrigento
Avv. Giuseppe Di Miceli