Gaetano Scorsone
Nonostante le previsioni metereologiche della vigilia non fossero delle migliori, ieri sera una discreta presenza di fedeli ha seguito il momento di adorazione e preghiera, presso la chiesa del Rosario, con il quale si è concluso l’itinerante percorso dell’ottobre missionario favarese.
Organizzato dall’Area Sichem con la collaborazione dell’Area Padre Pino Puglisi, l’evento ha portato il Santissimo presso le diverse “insulae” abitative della città attraverso un ben preciso itinerario caratterizzato da ritrovi settimanali, offrendo così un condiviso momento di preghiera e di riflessione su tematiche di estrema attualità. Ieri sera a guidare i convenuti presso la chiesa del Rosario è stato l’Arciprete don Giuseppe D’Oriente.
Gli aspetti liturgici sono stati curati da Tonino Milazzo, Moderatore dell’Area Sichem del Consiglio Pastorale Cittadino e con la collaborazione di Salvatore Sutera Sardo, Coordinatore del C.P.C.
Attraverso letture di passi del Vangelo e di schede appositamente preparate sul profilo di personalità conosciute ed apprezzate per il loro impegno sociale, culturale e spirituale, si è sottolineato quanto siano necessarie, oggi più che mai, le prerogative del cristiano e del cittadino per il recupero di più armoniose condizioni di vivibilità capaci di superare le fragilità e le preoccupazioni di un presente in cui sempre più numerosi sono i segnali di allarme nell’economia, nell’ambiente e nella geopolitica.
“…Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda.
Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: «Siamo perduti», così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme” (Papa Francesco).
Questo il messaggio emerso in maniera chiara e inequivocabile indirizzato alle coscienze per farle destare da un non più giustificato torpore e riportarle nell’alveo delle proprie responsabilità poiché “solo insieme si potrà andare avanti e progredire, solo intrecciati all’Unico Tessitore, che è Cristo, e alle nostre sorelle e ai nostri fratelli, potremo aiutare a creare una terra nuova e più giusta. Solo insieme potremo trovare la forza di donare la vita per Cristo e per i fratelli”, così come hanno fatto Gaetano Guarino per la Politica, Padre Giuseppe Seggio per il Sacerdozio, Padre Pietro Profeta per la Misericordia, il Beato Padre Pino Puglisi per i Giovani e il Beato Rosario Angelo Livatino per la Giustizia e la Fede. Ciascuno nel proprio ambito sono stati autorevoli Testimoni che, in un percorso di impegno e servizio alla comunità e al prossimo, lontano dai clamori della ribalta e senza mai delegare ad altri i propri doveri, hanno concorso a favorire gli attesi cambiamenti, tentando di coinvolgere anche coloro che si limitavano a criticare o, al massimo, ad aspettare il compiersi degli eventi osservandone l’evoluzione/involuzione da un comodo e personale osservatorio.
Una serata ricca di spunti di riflessione e di forti emozioni amplificate dalla bravura dei ministri della musica e del canto, e dalle capacità espressive di Sofia Salvaggio, Antonella Fanara, Martina Milia e Michele Scorsone che hanno fatto conoscere, attraverso la lettura di schede biografiche, i virtuosi frutti che possono derivare ogni qual volta la vita è vissuta da TESTIMONI e non da MAESTRI.