Salvina Mangione
Da qualche ora abbiamo dato l’ultimo saluto a papà ed io mia madre e le mie sorelle sentiamo forte il vuoto che solo chi ha fatto dello spazio che ha occupato un luogo ed un tempo mai banale, sempre profondo e in qualche modo leggero, può lasciare.
La lunga malattia di papà ha dato al nostro stare insieme un significato nuovo, un valore diverso ad ogni istante sino a rendere ogni giorno diverso, unico, speciale.
Tutti noi vogliamo ringraziarVi.
Mio padre soleva dire che se non si mette a conoscenza la gente di cosa stiamo facendo o abbiamo fatto, sarà come se “niente stiamo facendo, niente abbiamo fatto”.
Il suo rapporto con Voi, con la stampa, è sempre stato speciale.
È con voi che iniziava la giornata ed è pensando a voi che spesso, alla vecchia maniera, con il suo bloc-notes, a quadrettoni grandi, scriveva le sue valutazioni e riflessioni sempre intelligenti che arricchivano tutti.
Io e la mia famiglia volevamo ringraziarvi per lo spazio che avete dedicato a mio padre, Piero Mangione, e per il modo come lo avete fatto descrivendo le sue doti umane, la sua correttezza sempre al fianco dei lavoratori, dei pensionati, di chi un lavoro non lo aveva più, punto di riferimento di tanti giovani.
Grazie per aver scritto la sua ultima pagina.
A Voi, ancora una volta generosi, io e la mia famiglia, affidiamo il ringraziamento ai tanti lavoratori, pensionati, amici, colleghi del mondo sindacale, istituzioni, associazioni, alla cittadinanza tutta ed a quanti hanno voluto salutarlo nell’ ultimo corteo insieme, riconoscendo a lui il valore umano e professionale, nell’inseparabile relazione che in lui era sintesi.
Grazie a Voi, suoi speciali compagni di viaggio!