La pièce teatrale “Anime che si chiamano”, scritta da Antonella Morreale, è stata rappresentata con il supporto de: “Lions clubs international”, dalla compagnia “Arcobaleno“, al Teatro Ghione di Roma. L’opera, già più volte rappresentata nell’agrigentino, si presenta in una veste rinnovata grazie all’apporto di Franco Sodano che ne ha curato la regia insieme all’ autrice, Antonella Morreale.
Grande il consenso del pubblico in sala che ha assistito alle varie interpretazioni in un silenzio quasi surreale rotto solo dagli scroscianti applausi che non ha lesinato di tributare agli attori. Molti gli occhi lucidi, le lacrime che hanno rigato i visi ed i brividi che hanno scosso le schiene dei presenti.
Un’opera dal grande impatto emotivo con la quale l’autrice ha voluto dare corpo alle anime delle vittime della mafia o, meglio, ha inteso dare voce al loro straziante e muto dolore.
Vittime anche “indirette” ovvero familiari ai quali la mafia ha strappato cruentemente un congiunto così condannandoli ad un ergastolo di dolore forse peggiore della stessa morte.
Tanti monologhi di magistrati, poliziotti, testimoni, mogli, madri… che, come tessere, si sono perfettamente incastrati l’uno all’altro componendo un mosaico dalle mille sfumature di sentimenti che ha investito il pubblico in sala con la propria forza dirompente.
La dimensione reale e quella surreale, separate da un sottile velo, sono riuscite a sfiorarsi, a toccarsi con grande delicatezza ma, al tempo stesso, con grande efficacia, trasportando lo spettatore in un’ulteriore dimensione dove straziante dolore, rabbia repressa, lacerante angoscia, delusione cocente… sono divenuti così palpabili da divenire personaggi essi stessi.
La pièce teatrale contiene anche un messaggio di speranza che parte dalla Sicilia, terra ricca di bellezza e di storia, dai colori e dai profumi unici al mondo, in cui mafia e violenza convivono con la voglia di riscatto e di rivincita della stragrande maggioranza di gente onesta.
Sono veramente soddisfatta – ha dichiarato Antonella Morreale – il gradimento del pubblico ha superato ogni mia più rosea aspetttativa; la responsabile del teatro Ghione è rimasta così favorevolmente colpita da invitarci a riproporre l’opera in seno alla rassegna teatrale primavera 2022. Inoltre, non solo l’opera verrà rappresentata, a breve, in molteplici teatri siciliani ma abbiamo, anche, ricevuto svariati inviti a rappresentare “Anime che si chiamano” in alcune città del nord Italia”.
Così Franco Sodano: “Anche a Roma, ANIME CHE SI CHIAMANO si è confermata una rappresentazione potente nei contenuti, più sconvolgente e più forte di un pugno nello stomaco. L’aggiunta di momenti di danza, coreografati da Laura Sodano e Serena Zanobi si sono rivelati efficacissimi, accanto al testo di Antonella Morreale ed alle etnomusiche, eseguite da Mimmo Pontillo, Gioacchino Marrella e Mario Cernero. Il cast si è distinto per la forza di trasmettere emozioni intense e inaspettate.
Un’esperienza che ha lasciato il segno in ognuno di noi ed in chi ha assistito alla rappresentazione”.
Questi gli attori che si sono esibiti: Lilia Alba, Ida Agnello, Angelita Butera, Carmelo Capodici, Simona Carisi, Teresa Cinque, Lia Cipolla, Susy Indelicato, Oriana Paoloca’, Lillo Pecoraro, Alessio Piscopo, Damiano Piscopo, Fabio Piscopo, Franco Sodano e Giusi Urso.
SiciliaOnPress aveva scritto, dopo aver assistito alla “Prima, nel dicembre 2019, che si trattava di un’opera degna di calcare i migliori palcoscenici non solo regionali, ma nazionali. Il successo che sta mietendo ne da’ la conferma.