Gli avvisi per il pagamento della TARI 2022, la tassa sui rifiuti solidi urbani, saranno notificate a breve ai contribuenti di Favara. La Determina a contrarre, per l’affidamento del servizio di stampa, imbustamento ed il recapito delle raccomandate con ricevuta di ritorno, è stata predisposta dalla responsabile della P.O 11 – Area tributi per un costo stimato di €. 81.327,00. Il servizio sarà affidato ad una Ditta esterna, le raccomandate saranno 15.580, tra utenze domestiche e commerciali, di cui 860 sono con destinazione estera.
In merito intervengono i consiglieri comunali Carmelo Sanfratello e Alessandro Pitruzzella. “E’ inconcepibile in un Comune in dissesto, con liquidità di cassa pari a zero, utilizzare queste finanze per il solo invio delle bollette – scrivono i due – Se per gli avvisi di messa in mora l’invio delle raccomandate è indispensabile, non si capisce perché l’assessore Vaccaro per la bollettazione ordinaria ha deciso di utilizzare questo metodo che aggrava pesantemente la spese nel bilancio comunale”.
Sanfratello e Pitruzzella evidenziano che agli 81.000 euro di spese postali per l’invio delle bollette della Tari 2022, vanno aggiunti circa 50.000 euro già impegni e utilizzati per gli avvisi Tari 2016-2017-2018 che a breve riceveranno le famiglie favaresi. “Può un Comune in dissesto, spendere in soli 3 mesi oltre 130.000 euro di spese postali? – si chiedono i due consiglieri – Perché non si utilizzano i Messi comunali per il recapito degli avvisi, riconoscendogli il lavoro straordinario? Perché non utilizzare il libero mercato affidando magari ad operatori locali la stampa ed il recapito razionalizzando le risorse economiche?” Interrogativi ai quali sono chiamati a rispondere l’assessore Pierre Vaccaro e lo stesso sindaco Antonio Palumbo.