L’avv. Carlino Rossella, Segretaria Provinciale del Sindacato UNICOBAS & CIB SCUOLA Agrigento, esprime il suo disappunto nei confronti delle modalità con le quali sta gestendo la pandemia il Governo Nazionale e Regionale nell’ambito scolastico.
Come sindacato, dice l’avv. Carlino Rossella, abbiamo contestato dal primo giorno la DAD, perchè non garantisce il diritto allo studio, scarica sulle famiglie l’istruzione pubblica, scarica sui lavoratori parte dei costi fissi e introduce impropriamente il lavoro agile nella scuola, foraggia le lobbies private dell’informatica regalando loro una massa di dati.
Tuttavia, per garantire il diritto allo studio e al contempo il diritto alla salute, messi altamente in discussione dagli ultimi Decreti del Governo Nazionale e Regionale, nulla è stato fatto se non quello di intimare l’utilizzo di sistemi di protezione individuali(mascherine).
Il Governo ha avuto più di 2 anni per potersi organizzare e invece, ogni talvolta che la curva epidemica è salita, ci siamo trovati sprovvisti e colpiti quasi alle spalle.
Siamo d’accordo nell’affermare che gli alunni debbano stare in classe, ma i genitori devono essere garantiti dalla sicurezza negli ambianti scolastici.
Tornare in sicurezza in classe avrebbe dovuto significare: rivedere immediatamente il Decreto sulla formazione delle classi e degli organici eliminando le classi pollaio; Intervenire seriamente sulla sicurezza degli ambienti, con sistemi di areazione adeguati; prevedere uno screening periodico su alunni e personale.
Oggi, in piena crisi pandemica, quando l’Italia ed in particolar modo la nostra la Sicilia, sta contando giornalmente vittime e ricoveri, si demanda ai Dirigenti scolastici e ai docenti ogni responsabilità, a cui va il mio personale plauso per come stanno affrontando l’alternarsi di continui disposizioni Nazionali e Regionali a volte in contraddizione tra loro.
Quali risposte si possono dare a quei genitori che sono sempre più spaventati a lasciare i propri figli nelle classi per 6 ore consecutive? A quei ragazzi e a quelle ragazze che urlano davanti agli Istituti il loro diritto allo studio?
Mi sento di affermare che ci troviamo impreparati nell’affrontare la pandemia esattamente come il primo giorno di lockdown!
Mi auguro che al più presto, si possano mettere da parte le diversità politiche che continuano a generare contrasti sterili e non produttivi e che si intraprendano provvedimenti seri per la scuola al fine di garantire un’istruzione in piena sicurezza e normalità.
Avv. Carlino Rossella