Abbiamo chiesto al sindaco di Favara Antonio Palumbo un commento sui suoi primi 100 giorni da primo cittadino di Favara. Le sue azioni, il suo lavoro in questa prima, brevissima fase del suo mandato.
“A chi me l’ha chiesto in passato ho sempre risposto che i primi 100 giorni per un sindaco non sono mai un lasso di tempo che permette concretamente di agire e cambiare le cose. Tuttavia credo che, grazie al lavoro della mia squadra, siamo riusciti a raggiungere una lunga serie di risultati e mettere in campo misure che potranno davvero portare dei vantaggi per la città”.
Iniziamo a fare qualche esempio. “Abbiamo innanzitutto messo mano alle questioni finanziarie, sotto tutti i punti di vista: abbiamo predisposto gli atti che porteranno all’adozione dei bilanci, abbiamo messo mano al sistema dei tributi, provando a rendere più efficiente il sistema delle notifiche della Tari e disposto una riorganizzazione dei servizi prestati all’ente”.
Proprio in questi giorni abbiamo saputo che eravamo e siamo “sotto sanzione” e che non arrivano i trasferimenti del Ministero e che i nostri bilanci sono fermi al Consuntivo 2018 e triennale 2019-2021. Ma andiamo avanti: “Siamo al lavoro per non lasciare sfuggire più alcuna occasione di finanziamento esterna, dotando l’Ente di un parco progetti, per quanto come abbiamo spiegato, l’attuale situazione di bilancio blocca l’accesso ad alcuni bandi”.
La citta e soprattutto le fasce più deboli hanno necessità di sentite vicino il proprio sindaco e la sua amministrazione. “Abbiamo rimesso in moto la macchina della solidarietà comunale, per quanto possibile e stiamo cercando di rendere efficienti i servizi per la collettività. Molto è stato realizzato in questi mesi grazie alla buona volontà di tanti, anche in termini di contributo economico alle necessità del Comune (penso, ad esempio, alle donazioni fatte per acquistare bitume).
Sinergia pubblico-privato che in realtà non è mancata. Si è parlato anche di rinascita culturale. “In questi mesi non sono mancate le interlocuzioni con le realtà culturali del territorio: abbiamo ripreso un dialogo con il Consorzio universitario, ragionato del recupero di alcuni dei nostri siti culturali e archeologici, dato la disponibilità perché Favara ospiti alcune importanti iniziative di grande valore”.
Favara citta meno sporca, ma quanta difficoltà nella riscossione dei tributi e soprattutto nella diminuzione dei costi dei servizi e quindi della bolletta. “Sul fronte dell’igiene ambientale, certamente, siamo riusciti a riportare il decoro in alcune zone della città (e progressivamente stiamo affrontando le emergenze, una per una) e rimodulare il servizio, riuscendo a garantire alcuni servizi senza alcun aggravio di spesa, come la pulizia periodica del cimitero e la bonifica delle discariche abusive”.
Si sapeva che la strada era tutta in salita. “Le difficoltà con cui ci stiamo confrontando sono enormi, a partire dalla carenza di risorse umane e dall’impossibilità di acquisirne di nuove, all’attuale situazione di stasi provocata dalla mancanza di bilanci”.
Semplici attriti o vero scontro con il Consiglio comunale. “Credo che, al netto di qualche momento di inasprimento del confronto politico, siamo nelle condizioni di affrontare le numerose emergenze che attanagliano la città potendo contare su un Consiglio comunale che vuole il bene di Favara”.
Siete appena all’inizio della strada, 100 giorni sono passati, ne rimangono ancora circa 1.700 speriamo di raccontare che la strada si fa facendo meno irta e Favara migliori giorno dopo giorno. Noi come SOP non facciamo commenti o esprimiamo giudizi di merito sui 100 giorni di Antonio Palumbo e la sua Giunta. Lo abbiamo chiesto a consiglieri, esponenti di partito e cittadini. Commenti che potete leggere in altro articolo.