Cosa ne pensano i Consiglieri comunali, gli esponenti politici amici e oppositori, i rappresentanti di associazioni, sull’operato del sindaco di Favara Antonio Palumbo nei suoi primi 100 giorni di mandato popolare. Ha reso le aspettative? Ha convinto, oppure ha deluso? Abbiamo chiesto un loro sintetico commento, leggiamo cosa ci hanno risposto.
MASSIMO MILAZZO e MARIANO LOMBARDO UDC: “Sinceramente abbiamo visto poco e niente, immaginavamo un’apertura al Consiglio comunale, considerando la sua minoranza numerica, un confronto costruttivo per il bene della città. Ma non è avvenuto. L’unica cosa positiva che abbiamo riscontrato è stato l’approccio da parte di tutti i Consiglieri con tanta volontà di fare, a prescindere dei colori politici, propensi al lavoro collettivo per il bene del paese”.
ALESSANDRO PITRUZZELLA e CARMELO SANFRATELLO – VIVI FAVARA: “Ci aspettavamo delle azioni incisive e una chiara linea politica, ad oggi non ci sono stati atti di indirizzo politico, tranne lo stravolgimento delle P.O – Posizioni Organizzative. Le strade della città rimangano ancora piene di buche quelle che si sono sistemate solo grazie alla disponibilità di alcuni consiglieri comunali e privati cittadini. La città dal punto di vista igienico è sicuramente più pulita ma rimane sempre lo stesso problema del pagamento dei lavoratori. Premesso tutto ciò il nostro giudizio è negativo”.
GIUSEPPE LENTINI, MIRIAM INDELICATO e il coordinatore MICHELE MONTALBANO -ONDA-CAMBIARE PASSO: “I primi 100 giorni della sindacatura Palumbo sono l’esatta rappresentazione di quello che ci aspettavamo: incolore, insapore e senza entusiasmo. Un inizio di legislatura dove è venuto a mancare un chiaro e determinato indirizzo politico, una strada da seguire in un contesto amministrativo di perenne quotidiana straordinarietà economica e sociale. Manca il quid da parte del Sindaco Palumbo, rispetto a delle aspettative elettorali che hanno fatto immaginare cose diverse. Nessuna proposta amministrativa sulle grandi questioni della città. Si spera, nel solo interesse della città, una inversione di marcia, un diverso approccio mentale verso il ruolo ricoperto e maggiore rispetto delle forze politiche”.
CARMEN VIRONE – MONTAPERTO PER FAVARA: “A voler fare un bilancio mi rammarica dire che tante erano le aspettative per i cittadini e anche per noi e invece, ahimè, scarsi o quasi nulli sono stati i risultati. In campagna elettorale erano state tante le speranze date ai cittadini ma da sindaco non ha redatto nessun atto che abbia garantito tutto ciò. Abbiamo solo visto impegni di somme per l’invio di avvisi TARI o l’aumento delle P. O. senza implementare le forze lavoro nei vari uffici. Un’altra nota dolente è stata l’assenza di comunicazione con i cittadini sulla situazione COVID-19, i soggetti positivi della nostra città sono stati lasciati soli a se stessi. Insomma ci auguriamo che cambi rotta e cominci ad occuparsi dei bisogni dei cittadini e della città tutta, iniziando anche a comunicare col Consiglio comunale per trovare una parte attenta e soprattutto vogliosa di lavorare per il bene della città a prescindere dal colore politico”.
ADRIANO BARBA – portavoce FRATELLI D’ITALIA: “Al netto dell’aumento dei dirigenti, delle posizioni organizzative e della burrascosa gestione relativa alla riapertura delle scuole al rientro dalle vacanze, non ha prodotto nessuna novità. Il confronto con i consiglieri di opposizione, che in un primo momento si sono assunti le proprie responsabilità a supporto della buona amministrazione, é stato animato da pesanti attacchi da parte del Sindaco. Credo che i cittadini di Favara, nel consegnare in modo plebiscitario la gestione amministrativa della Città, si aspettassero una ventata di aria nuova mentre si sono ritrovati soltanto un dejà vu. Tuttavia è ancora presto per fare bilanci e ci aspettiamo anche noi maggiore coinvolgimento ed un dialogo più sereno per affrontare, tutti insieme, i problemi che investono ognuno di noi”.
ANTONIO PIO VULLO – FRATELLI D’ITALIA: “Non possiamo esprimere un giudizio complessivo sull’operato del sindaco e la sua azione Amministrativa per questi primi 100 giorni di mandato. Esprimeremo un giudizio più completo, allorquando il consiglio comunale sarà chiamato a lavorare per gli strumenti finanziari di bilancio che purtroppo ancora mancano”
ONOFRIO NIPO – FACCIAMO SQUADRA: “In 100 giorni è svanita la speranza di avere un Sindaco della città e per la città. Antonio Palumbo invece di cercare confronto e collaborazione avvia solo scontri ed azioni solitarie. Favara ha bisogno di ben altro. Un amministratore non un…… lupo solitario”.
IGNAZIO SORCE – AZZURRI PER FAVARA – NOI PER: “Francamente mi aspettavo una rivoluzione, ma non c’è stato neanche un accenno. Dalle sue prime parole ci aspettavamo un’apertura e una collaborazione che invece non si è mai avviata. Ci avevamo creduto. Spero che cambi rotta e modo di approcciarsi con il Consiglio comunale, ma soprattutto deve agire, deve far vedere la sua azione amministrativa che deve essere condivisa. Il Consiglio comunale invece è tenuto all’oscuro di tutto e non viene fatto partecipe in quanto il sindaco non intrattiene rapporti con il Consiglio comunale e i suoi componenti”.
Sentiamo anche quello che pensano i consiglieri di maggioranza.
PASQUALE CUCCHIARA – FAVARA PER I BENI COMUNI: “I primi 100 giorni di amministrazione segnano una netta discontinuità con il recente passato dato che l’amministrazione è fortemente impegnata a sfruttare i fondi previsti dal PNRR, a predisporre i bilanci, a bonificare la città, a dare continuità ai servizi sociali all’interno dei nostri istituti scolastici ed è, in generale, più vicina alle esigenze dei cittadini. Il nostro gruppo consiliare continuerà a cercare convergenze politiche e programmatiche con gli altri gruppi consiliari. Ci tengo ad affermare che, questo Consiglio comunale ha la grande possibilità di essere, una “maggioranza d’opposizione” che deve certamente essere da stimolo e da pungolo per l’amministrazione comunale ma che deve necessariamente assumersi delle responsabilità”.
SALVATORE BELLAVIA – PD: “Sono trascorsi 100 giorni da quando Antonio Palumbo ha ottenuto il mandato di sindaco, e, tirando le somme, purtroppo non sono state poche le brutte sorprese. L’Amministrazione passata non ha adempiuto all’attività di redazione dei bilanci, accumulando ritardi sin dal bilancio del 2019 che ci troveremo ad approvare al più presto, se possibile direttamente questo mese. È una macchina dagli ingranaggi inceppati, che necessita di essere sbloccata per tornare operante. Dobbiamo prenderne consapevolezza ma non fermarci, anzi sarà indispensabile lavorare con maggiore impegno. Il sindaco e la sua Giunta stanno svolgendo un ottimo lavoro ed il mio partito sarà pronto a fornire tutto l’appoggio necessario”.
Abbiamo sentito anche l’opinione esterna al Palazzo, GIUSEPPE MICELI KONSUMER: “Da subito ringraziamo questa testata giornalistica per l’opportunità accordata. Già, questo ringraziamento potrebbe sembrare un normale gesto di cortesia ma a Favara così non è. Non lo è in quanto nei primi 100 giorni questa Amministrazione non ha avvertito la necessità di convocarci, come Associazione presente sul territorio in difesa dei consumatori e dei cittadini utenti, per confrontarsi con noi su tematiche di pubblico interesse come il servizio idrico, la raccolta dei rifiuti, le imposte locali quali TARI e IMU, i servizi di accoglienza turistica, i provvedimenti da prendere in merito alla prevenzione pandemica in corso, ecc…. Il giudizio su i primi 100 giorni rimane sospeso, perché da quello che apprendiamo dai social e dalla stampa, sembrerebbe che i servizi si stiano cambiando sul modo di prestarli e sulla loro organizzazione, ma alla fine sembrerebbe che i disservizi restino gli stessi. Che dire, pur restando disponibili a prestare le nostre professionalità per il bene della collettività favarese in un confronto Istituzionale dove vengano presi degli impegni concreti, per noi di Konsumer la città per la sua ripresa economica, oggi ha bisogno di un forte scossone che ancora non avvertiamo”.
Infine la presidente del Consiglio comunale MIRIAM MIGNEMI, non un commento o un giudizio, ma semplicemente un auspicio: “Mi auspico e spero che tra Consiglio comunale e Sindaco ci sia sempre dialogo, incontro, sinergia e collaborazione, presupposti essenziali e necessari per affrontare e risolvere i problemi che a Favara non mancano, per cercare insieme di rendere la nostra città migliore ed a misura di cittadino”