Gli imprenditori siciliani si uniscono e si ribellano di fronte alla crisi di un territorio che si trova in coda alle classifiche. Da Conflavoro in sinergia con l’Unione costruttori arriva il disappunto per il sistema economico paralizzato e la richiesta di un immediato rilancio. È stato stilato un piano di azioni che, si legge nel documento, verranno messe in campo per ridare nuova linfa anche all’edilizia, settore ad alta intensità di occupazione e volano dell’economia, la cui sopravvivenza era compromessa da oltre un decennio. Sotto accusa la crisi del comparto delle costruzioni e di tutta la filiera. Le categorie produttive spiegano che “anche la pandemia ha in parte bloccato i timidi segnali di ripresa che si erano registrati a causa sia della chiusura di interi comparti industriali sia del crollo degli investimenti nei settori pubblico e privato”. Nel piano si legge poi che “l’attuale scenario è caratterizzato da una grave carenza di manodopera e di figure specializzate ma anche da un rincaro generalizzato delle materie prime e dell’energia”. Così si mobilita pure la neonata Unione Costruttori, sezione specialistica nata per volontà di un gruppo di imprenditori edili e della direzione di Conflavoro, associazione di categoria che rappresenta oltre 80mila micro, piccole e medie imprese. Esprime soddisfazione il vice presidente nazionale Giuseppe Pullara che guarda con favore alle iniziative che saranno portate avanti dal direttivo e dai soci della neonata sezione. Il presidente incaricato sarà Antonio Alba, imprenditore e geologo, che, entusiasta del nuovo percorso, sta già stilando i progetti per il rilancio dell’economia del territorio. Vicepresidente sarà Giorgia Moscato che, considerata la sua professione di archeologa, rappresenterà “l’anello di congiunzione tra un settore economico vitale per il territorio e l’altrettanto fondamentale bisogno di salvaguardare la storia e le radici della provenienza dell’uomo. La nuova Unione – spiega la nota – opererà con la consapevolezza che tutte le sfide dovranno essere affrontate con la massima determinazione e compattezza del gruppo, affinché le scelte politiche riescano a coincidere con le reali esigenze di un settore, quello edile, motore trainante dell’intero territorio”.