Giuseppe Maurizio Piscopo
“Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una fisarmonica”.
Questa mattina nell’Auditorium della chiesa di Fatima di Ravanusa nel corso dell’assemblea degli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore statale ”Giudici Saetta e Livatino” è stato creato uno spettacolo molto particolare di canti, recitazioni e testimonianze presentate dalla giovanissima Caterina Burgio.
Gli studenti delle scuole hanno fatto rivivere la triste giornata dell’11 dicembre quando una fuga di gas ha stravolto la pace degli abitanti di Ravanusa e dieci persone hanno perso la vita. Una poesia di Giuseppe Rago ha descritto questi momenti di dolore.
Tra le tante piccole storie che meritano di essere raccontate c’è quella della fisarmonica di nonno Pietro Brucculeri che è si è bruciata nell’incendio nel quale ha perso la vita la moglie.
Una fisarmonica Scandalli, antica che l’ aveva accompagnato a Ravanusa durante il lavoro, nell’emigrazione in Svizzera e in tanti momenti spensierati della sua gioventù.
Questa mattina sono intervenuti numerosi studenti, il preside Michele Di Pasquali che ha mostrato grande attenzione per i giovani e per le iniziative di solidarietà, la presidente di “10 come noi” Emanuela Miceli, il vicepreside Gianni Valenza. Don Filippo Barbera arciprete di Ravanusa ha voluto donare a nonno Pietro una pianola che si è bruciata nell’incendio ed ha fatto delle riflessioni molto profonde sul futuro del mondo. Una delle persone che si è spesa maggiormente per questa iniziativa è stata Silvia Sazio che da tempo ha pensato di far rivivere la solidarietà nei tristi giorni che stiamo vivendo. Il suo sogno era quello di far trovare a nonno Pietro, che ha 83 anni, una fisarmonica della stessa marca di quella che si era bruciata l’11 dicembre. Questa mattina questo sogno è divenuto una realtà. In un momento in cui tutti eravamo preoccupati per l’escalation della guerra in Ucraina, gli studenti di Ravanusa hanno mostrato il cuore e il volto della generosità di questa città. Non appena nonno Pietro è arrivato all’auditorium è stato accolto da un grande applauso. Ad un certo momento della mattinata, le ragazze hanno spacchettato la fisarmonica Scandalli, che nonno Pietro non si aspettava.
E’ stato colto dall’emozione, ma ha voluto suonare per gli studenti per allontanare la tristezza e la malinconia che da alcuni giorni accompagna le nostre vite. Poi si è stancato ed ha posato la fisarmonica. Dopo alcuni minuti ha ripreso lo strumento ed ha guardato con commozione le foto che scorrevano nello schermo. In quell’istante ho scrutato i suoi occhi lucidi ed ho pensato che soltanto una fisarmonica con il suo suono struggente e malinconico salverà il mondo…