La donna arrestata oggi, originaria di Licata, era stata denunciata per un analogo reato commesso con le medesime modalità lo scorso 3 marzo.
Il personale della Polizia di Stato ha fermato la donna mentre stava rientrando a Licata a bordo di autobus di linea proveniente da Palermo. I poliziotti avevano organizzato un servizio di appostamento in prossimità della prima fermata del pullman appena giunto a Licata. La donna scendeva dal mezzo e si dirigeva a piedi verso il centro città, raggiunta dagli agenti veniva controllata e trovata in possesso di un involucro in cellophane trasparente, tipo ovulo, abilmente occultato, contenente quasi 5 grammi di sostanza stupefacente solida, del tipo eroina.
La stessa trentenne licatese lo scorso 3 marzo era stata denunciata per un analogo reato commesso con le medesime modalità, condotte che hanno fatto evincere una particolare attitudine a delinquere, nonché la particolare gravità del fatto reiterato a distanza di pochi giorni. Ma anche dalle modalità del trasporto della sostanza stupefacente avvenute attraverso l’utilizzo di mezzi pubblici e con l’occultamento in zone intime del corpo, tali da rendere difficoltoso il controllo di polizia e di ricerca della prova, si procedeva all’arresto in flagranza per il reato di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti e, per gli ulteriori accertamenti, al sequestro della sostanza rinvenute.
Dopo le formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, l’arrestata veniva accompagnata presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari. Il GIP del tribunale di Agrigento, in sede di udienza, ha convalidato l’arresto disponendo che l’indagata venga sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora.