Giorno 24 aprile: giornata Nazionale 2022 della Donazione degli organi, una delegazione dell’Associazione Italiana per la Donazione degli Organi (AIDO) presenzierà alla messa della Divina Misericordia di Papa Francesco ed alla preghiera del Regina Coeli in piazza San Pietro.
In programma anche un flash-mob con l’esposizione di uno striscione creato ad hoc per l’evento, sul “percorso del si”
AIDO sarà, inoltre, presente al Policlinico Gemelli di Roma per un evento dedicato con punto informativo.
La sensibilizzazione alla cultura della donazione non può non giovarsi delle potenzialità dei social dove, pertanto, sarà condiviso un video della giovane pallavolista veneta, Alice Pamio, che si rivolgerà in particolare ai ragazzi.
Da quando è stato lanciato, alla fine della scorsa estate, DigitalAido, il programma di espressione digitale del consenso, sul web o tramite App, si sono registrate quasi 11mila manifestazioni di volontà favorevoli alla donazione post-mortem a scopo di trapianto raccolte da Aido – Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule.
“L’età media degli aderenti on line è 33 anni, segno -spiega la présidente Nazionale AIDO Flavia Petrin- che il progetto sta raggiungendo soprattutto i giovani. La dichiarazione per il sì alla donazione di organi contestuale all’iscrizione ad Aido-illustra- è molto semplice e veloce, basta avere lo Spid e richiede meno di un minuto di tempo. Anche chi-precisa- è già iscritto ad Aido, ha espresso la volontà in Comune o all’Asl di appartenenza, può rinnovare la propria decisione con l’App di Aido on line”.
Il 2021, nonostante il Covid-19, è stato un anno record per la raccolta delle dichiarazioni di volontà che sono cresciute di ben tre punti assestandosi al 68,9%.
Ad oggi le dichiarazioni di volontà depositate nel sistema informativo sono 12,7 milioni, i “sì” espressi sono il 9,2 ed i trapianti eseguiti 3.778 grazie a 1.725 donatori di organi.
“Risultati eccellenti – sottolinea Flavia Petrin – che, tuttavia, ci devono stimolare a fare ancora di più e meglio, visto che ci sono 8.500 persone in lista d’attesa per un trapianto: la loro ultima possibilità di cura: purtroppo c’è chi muore mentre aspetta”.