I nomi delle Partigiane e dei Partigiani di Favara, che hanno partecipato alla Resistenza e alla lotta per la Liberazione, contribuendo alla creazione di un’Italia libera e democratica, sono stati scanditi uno per uno dal presidente dell’Istituto ricerca e studi “Calogero Marrone”, Rosario Manganella, da una ricerca fatta dallo studioso Pasquale Cucchiara.
È stato questo uno dei momenti della manifestazione che si è tenuta a Favara in Piazza Cavour in occasione del 25 Aprile 77° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, in ricordo della Resistenza e dei Partigiani.
Presenti il sindaco Antonio Palumbo e la presidente del Consiglio comunale Miriam Mignemi. Con loro diversi assessori e consiglieri comunali, i rappresentanti dell’Anpi, (Associazione nazionale Partigiani d’Italia) dell’Istituto “Marrone”, di LiberArci, del Circolo Combattenti, della Tenenza dei Carabinieri, della Chiesa e numerosi parenti dei Partigiani e cittadini.
Il corteo, con in testa la Corona d’alloro, il Gonfalone del Comune e la Bandiera dell’Associazione Combattenti, si è incamminato verso il Monumento ai Caduti e alla Stele dei Partigiani.
Momemti cruciali della manifestazione l’Inno nazionale e la deposizione della Corona d’alloro, quindi gli interventi istituzionali, preceduti da un momento di raccoglimento e preghiera con la benedizione da parte di padre John Ukwenya parroco della Chiesa San Giuseppe Artigiano.
Quindi l’intervento del presidente dell’Istituto “Marrone” Rosario Manganella che ha ricordato, con nome, cognome e luogo d’azione, i Partigiani favaresi proprio ai piedi della Stele a loro dedicata. E stato preso l’impegno di aprire una sottoscrizione affinché la Stele sia restaurata e torni al suo antico splendore.
Quindi l’intervento del sindaco Antonio Palumbo che ha ricordato i valori della Costituzione, della Resistenza attualizzando anche i momenti drammatici che la nostra Comunità ma il mondo intero stanno vivendo.
In totale, i partigiani favaresi furono 28. Tutte le biografie sono documentate da atti ufficiali tranne quelle di Vincenzo Diana (testimonianza orale del figlio) e di Giuseppe Angelo Lombardo (testimonianza orale della figlia). Favara vanta una “medaglia d’oro alla Resistenza” consegnata post mortem, da Sandro Pertini, al partigiano Giovanni Gallo mentre, in totale, i partigiani caduti furono due (Girolamo Agliata e Giovanni Gallo). L’unica donna favarese impegna nella resistenza fu Antonietta Fava. I partigiani favaresi a cui è stato assegnato un posto nell’onomastica locale sono: Calogero Fanara, Calogero Piazza, Girolamo Agliata, Gaetano Moscato, Antonio Lombardo e Antonietta Fava.
Ecco i Partigiani favaresi: Girolamo Agliata, Corpo Volontario della Libertà (CVL) – 4a Brigata “E. Guerrini” 2a Divisione “F. Cascione” –dall’8/09/43 al 5/08/45, provincia di Imperia. Catturato e ucciso dai tedeschi;
Antonio Bontà, Comando della 2a Divisione Langhe a partire dall’1/09/1944, in provincia di Cuneo;
Baldassarre Capodici, brigata “Quartier generale”, dall’ 8/10/1944 al 28/04/1945 – Piacenza;
Gerlando Cibardo Bisaccia, Divisione “Italo Rossi” dall’1/08/1944 al 3/03/1945 per poi passare nella Brigata SAP “Marengo” fino alla Liberazione, in Piemonte;
Calogero Criminisi, Brigata “Val Ellero” dal 24/09/1944 all’8/05/1945, in provincia di Cuneo;
Giuseppe Criscenzo, Brigata “Ferruccio Gallo” dal 10/11/1944 al 7/06/1945, in provincia di Torino;
Filippo Cusumano, Ex divisione Augusta Brigata Cordero, in provincia di Torino;
Vincenzo Diana, partigiano in Jugoslavia;
Calogero Fanara, 2a Divisone d’assalto Garibaldi–Liguria “F. Cascione” e successivamente si unì alla 6a Divisione Garibaldi “S. Bonfante”, dal 20/10/1944 al 23/05/1945, in provincia di Imperia;
Antonietta Fava, 2a Brigata SAP “Lanfranco”, con il nome di battaglia “Anna”. È l’unica donna favarese che si impegnò nella Resistenza;
Giovanni Gallo, medaglia d’oro della Resistenza, ucciso dai tedeschi mentre provava ad unirsi con i partigiani di Albenga, in provincia di Savona;
Michele Imberbamo, 6ª brigata Giacomo ‘Fiamme Verdi’, Bologna. Tenne i rapporti per il comando del CUMER con le varie formazioni partigiane e con gli alleati;
Antonio La Vasca, 1° Battaglione Genio Alpino – Divisione Partigiana Garibaldi, in Jugoslavia;
Antonio Liotta, 2a Divisione Langhe “Rocca d’Arazzo”, dal 12/01/1945 al 7/06/1945, in provincia di Cuneo;
Antonio Lombardo, Comando Divisione Italiana Partigiana Garibaldi”, dall’8/09/1943 al 7/04/1944 in Jugoslavia;
Giuseppe Angelo Lombardo, 3a Brigata Garibaldi – Gallarate, in provincia di Varese;
Domenico Marrone, brigata “Poldo Gasparotto” a Varese. È il figlio di Calogero Marrone l’eroe favarese “giusto fra le nazioni”;
Milioti Carmelo, Brigata “A. Gramsci”, in Albania;
Gaetano Montalbano, 99a Brigata Garibaldi dall’1/05/1944 al 7/06/1945, in Piemonte;
Gaetano Moscato, SAP dal 1/02/44 al 31/10/44, Forlì;
Calogero Piazza, 6a Divisione d’assalto Garibaldi Liguria “S. Bonfante”, dal 5/06/1944 fino al 30/05/1945, in provincia di Imperia;
Paolo Piazza, partigiano in Liguria;
Presti Pietro, Brigata “Val Mongia”, in provincia di Cuneo;
Calogero Pullara, Brigata “Bandiera Rossa”, dall’8/09/1943 al 4/06/1944 – Roma;
Ernesto Pullara Brigata “Bandiera Rossa”, dal 9/09/1943 al 4/06/1944, Roma;
Salvatore Puccio, 9a Divisione Garibaldi, dall’1/05/1944 al 7/06/1945, in Piemonte;
Calogero Salomone, Brigata Dall’Orco Divisione Garibaldi “Coduri” fino al 10/11/1944, in provincia di La Spezia;
Antonio Zambito, 6a Brigata “Belbo” della 2a Divisione Langhe, dal 20/2/1945 al 6/5/1945, in provincia di Cuneo.
Sulla pagina Facebook di siciliaonpress il video integrale della manifestazione