Cartello Sociale: La nomina del nuovo direttore generale di AICA si può considerare senz’altro un passo avanti.
Dopo nove mesi dalla sua costituzione , i sindaci dell’Assemblea di Aica hanno ratificato la scelta della Commissione del Concorso Pubblico formata per scegliere la figura apicale dell’Azienda che sta gestendo e dovrà gestire il SII dell’Ambito di Agrigento.
Il Cartello Sociale parla di un passo in avanti ed è così, una soddisfazione che per essere piena non deve fare riferimento ai tempi del parto: nove mesi, decisamente troppi e in contrasto con le aspettative dei cittadini. Oltre alla durata della gestazione un altro brutto segnale arriva dai numeri per la ratifica della nomina del direttore con poco più del 29 % di approvazioni sull’84 % di presenze.
Intanto, non abbiamo notizie circa l’inserimento in agenda dell’esame delle criticità gestionali/operative/finanziarie che caratterizzano i primi mesi della Azienda.
Le associazioni in favore dell’acqua pubblica e dei consumatori sono preoccupate dai disservizi e dalle legittime azioni di protesta del Sindacato, così come dalle tante notizie che circolano sulle contrapposizioni di natura nettamente politica all’interno dell’Ati. Contrapposizioni che la dicono, ovviamente, lunga sull’assenza della necessaria unità e di convergenza politica, oggi più che mai indispensabili, per proteggere e mantenere anche in futuro una gestione interamente in mani pubbliche, in ossequio al mandato referendario del 2011.
Fuori dalle stanze dell’Ati e dell’Aica ci sono i veri proprietari: i cittadini, perché la compagine societaria è interamente pubblica e ai cittadini non può essere negata la chiarezza su un servizio pubblico essenziale quale l’idrico. A proposito di chiarezza, grande sarebbe la beffa di arrivare a luglio, data della resa dei conti voluta dal PNRR e dal disegno di legge “Concorrenza”, nella condizione di un’Aica senza i requisiti per continuare a gestire il servizio e con il rischio di spalancare le porte al privato.
Detto tutto questo ha ragione il Cartello Sociale a considerare “la nomina del nuovo direttore generale di AICA un passo avanti verso la normalizzazione della gestione della società Consortile. Un passo significativo che viene subito dopo importanti segnali manifestati da quei Comuni, in testa il capoluogo di provincia, che nelle ultime ore stanno procedendo a definire gli atti amministrativi per trasferire ad AICA le somme dovute. L’auspicio è quello che anche gli altri sindaci possano al più presto muoversi in questa direzione per consentire ad AICA di potere affrontare la situazione finanziaria con maggior serenità sia per quanto attiene alla qualità dei servizi da erogare sia per dare maggiore tranquillità ai suoi dipendenti. È chiaro che l’utilizzo pieno del prestito della Regione non è la soluzione definitiva per assicurare una gestione economica efficiente e virtuosa del servizio idrico integrato in provincia, ma è senz’altro il punto di partenza per fare in modo che attraverso scelte oculate e lungimiranti si possa dare stabilità ad una gestione pubblica sostenibile del servizio idrico che contempli puntuali prestazioni e costi equi per l’utenza – conclude il Cartello Sociale – con attenzione particolare alle fasce più fragili della popolazione”.