La variazione è relativa al numero delle unità occupanti da considerare nelle case a disposizione, non quindi quelle dove si abita e risiede, per quantificare il quantum da pagare per la Tassa sui Rifiuti.
La richiesta di variazione del Regolamento per la disciplina della TARI, la tassa sui rifiuti, arriva in Consiglio comunale su proposta di tutti i consiglieri, primo firmatario Giuseppe Lentini. Nel particolare i proponenti vogliono integrare, con modifica, l’art. 15 che riguarda “Determinazione del numero degli occupanti delle utenze domestiche”.
La proposta dei consiglieri verte a ridurre la TARI a carico delle case che sono a disposizione dei cittadini e che non sono occupate, considerando una sola persona.
Ma ecco il testo integrale della proposta di delibera: “Si propone di aggiungere all’art. 15, comma 2, punto d) la seguente integrazione: per le abitazioni possedute e tenute a disposizione da parte dei soggetti anagraficamente residenti nel Comune, il numero degli occupanti, in mancanza di altre indicazioni nella dichiarazione, è fissato in una unità; per le utenze domestiche condotte da soggetti non residenti nel Comune, per gli alloggi dei cittadini residenti all’estero (iscritti AIRE) e per gli alloggi a disposizione di Ente diverso dalle persone fisiche occupati da soggetti non residenti, si assume come numero degli occupanti quello indicato dall’utente o, in mancanza, quello di una unità. Resta ferma la possibilità per il Comune di applicare, in sede di accertamento, in data superiore emergente dalla risultanza del Comune di residenza”.
Per completezza si evidenzia che la proposta di deliberazione ha i paresi sfavorevoli sia in ordine alla regolarità tecnica da parte della responsabile della P.O. 11, Giuseppina Chianetta, che in ordine alla regolarità contabile da parte del responsabile della P.O. 2 Gerlando Alba. Parere sfavorevole espresso ai dal Collegio dei Revisori dei conti.