Tutto secondo le previsioni ieri sera in Consiglio comunale a Favara! I consiglieri comunali da una parte e l’Amministrazione dall’altra. Divergenze di vedute, differenti intenzioni operative, scontri, battute e prese di posizioni diverse. I Consiglieri hanno marciato dritti verso la strada tracciata, sull’aumento del gettone di presenza, o meglio l’adeguamento del tetto massimo del cumulo del gettone da 1/6 a 1/4, si sono dimostrati fermi sulla loro proposta e nonostante il parere sfavorevole del dirigente dei servizi finanziari, hanno votato la proposta di delibera. .
Scontro anche sulla proposta di intitolazione di Piazza Cavour al compianto onorevole Filippo Lentini, votata dai Consiglieri comunali ma “non accolta” dal sindaco Palumbo. Tutti d’accordo invece sulla rimodulazione e nuova composizione della Commissione Pari Opportunità. Ma andiamo con ordine.
Si inizia con la proposta di adeguamento al Tuel del tetto massimo del gettone di presenza ovvero del numero delle presenze in Commissione o Consiglio comunale da retribuire con il gettone di presenza. Attualmente un massimo di 1/6 dell’indennità del sindaco, ovvero 18 gettoni (€ 32) per circa 576 euro lorde; ad 1/4 ovvero 27 gettoni per circa 865 euro. La presidente Miriam Mignemi evidenzia che prima di passare alla votazione della delibera è necessario votare un emendamento che abroghi l’articolo 25 bis del Regolamento che aveva istituito quel tetto. Emendamento che viene approvato.
Via alla discussione. Salvatore Bellavia del Pd, che parla anche a nome del gruppo Favara Beni Comuni, si dice sfavorevole alla proposta. “La democrazia ha un costo ne siamo coscenti, ma l’attuale situazione impone di non aumentare il massimale. Se sarà votato non prenderemo l’eventuale eccedenza e sarà fatto un conto per beneficenza”. Il sindaco Antonio Palumbo invita a ritirare il punto o di attuarlo dopo l’approvazione del bilancio. Carmelo Sanfratello evidenzia che “è solo un adeguamento previsto per legge, così come per l’Amministrazione comunale che prende per intero la propria indennità, ma chiede al Consiglio comunale di rinunciare”. Gerlando Nobile invita a non aizzare i cittadini e ribadisce che non accetta “lezioni da nessuno”, evidenziando che “il Sindaco Palumbo ed i suoi assessori prendono un’indennità maggiore dei loro predecessori e non si sono autoridotti neanche un centesimo”.
La proposta ha il parere positivo da parte del dirigente Giuseppe Pullara per quanto riguarda la regolarità tecnica in quanto il Tuel prevede la possibilità di percepire fino ad 1/4 dell’indennità del sindaco; parere sfavorevole del dirigente alle finanze Gerlando Alba poiché, essendo fermo il bilancio al 2019 non c’è copertura finanziaria per garantire eventuale maggiore spesa.
La dottoressa Nicastro, segretaria generale del Comune, ricorda ai consiglieri che “se un atto ha il parere negativo ed i consiglieri lo approvano, gli stessi devono dare una motivazione, così prevede l’art. 49 Tuel”. Nel suo intervento il dirigente Gerlando Alba chiarisce il suo parere non favorevole legato alla salvaguardia degli equilibri di bilancio. Infatti bisogna adeguarsi all’ultimo bilancio che è quello del 2019.
La discussione si infiamma anche con gli applausi, più o meno interessati, del pubblico che è ritornato sugli spalti, e qualche volta anche degli stessi consiglieri. Sono 22 i consiglieri presenti in aula, assenti soltanto Pasquale Cucchiara e Angelo Airò Farulla. La conta dei voti vede un voto negativo, quello di Salvatore Bellavia, e l’astensione della presidente Miriam Mignemi, per cui l’adeguamento del tetto massimo dei gettoni di presenza ad 1/4 dell’indennità del sindaco viene approvato. Ma c’è un interrogativo grande quanto l’intera aula consiliare! La delibera puo essere attuata(?) con il parere negativo del ragioniere che in pratica dice che non c’è la copertura finanziaria nel bilancio.
Più facile la discussione e l’approvazione della variazione del Regolamento per la composizione della Commissione Pari Opportunità, i cui contenuti li abbiamo già spiegati in un precedente articolo, e che praticamente prevede la presenza di 13 componenti, tra i quali anche uomini e rappresentanti delle diverse associazioni. Proposta approvata con il voto unanime dei 23 consiglieri presenti.
Altro scontro sul cambio di denominazione della Piazza Cavour. I 15 consiglieri firmatari della richiesta, supportati da oltre un migliaio di firme, chiedono l’intitolazione della piazza all’on. Filippo Lentini. Ancora una volta il consigliere Salvatore Bellavia annuncia il voto negativo, sia nel merito che nel metodo, e lamenta che non è stato tenuto conto del lavoro di ricerca fatto da altri Consiglieri e associazioni. “Il cuore pulsante della città non può essere dedicato all’on. Lentini, ma deve essere riconducibile al simbolo della città, quindi Piazza Castello. Nulla questio sul merito dell’onorevole Filippo Lentini per il quale proponiamo l’intitolazione dell’attuale piazza Giochi olimpici”.
La richiesta dei consiglieri, lo ricordiamo, è solo una indicazione in quanto la competenza è della Giunta. A tal proposito il sindaco Antonio Palumbo ha dichiarato nel suo intervento “riconosceremo un piazza o una via idonea all’on. Lentini, ma è improponibile la piazza Cavour per un uomo politico, seppur meritevole, ma di parte”. Risentito da questa dichiarazione, il consigliere Giuseppe Lentini accusa il sindaco di allargare sempre di più il solco che c’è tra Consiglio e Amministrazione comunale, in quanto, come in questo caso, non tiene conto delle votazioni del Consiglio comunale.
Nulla di fatto, infine, sulla proposta di deliberazione di modifica del Regolamento TARI, il cui prelievo per anticipare la discussione è stato chiesto dalla consigliera Marianna Zambito. Dieci minuti di sospensione per chiarire alcuni aspetti legati alla presentazione di un emendamento che chiarisce il fatto che l’applicazione dell’eventuale variazione sarà applicata con la TARI anno 2023. In relazione a ciò si dovrà presentare un emendamento che deve avere i pareri dei dirigenti ma anche dei Revisori, quest’ultimi non presenti in aula. Ma non è questo il nodo principale da sciogliere la proposta, i cui particolari abbiamo descritto in un precedene articolo, ha i pareri sfavorevoli dal punto di vita tecnico, contabile e anche da parte dei Revisori.
I consiglieri comunali sembra, anche in questi caso, intenzionati a votare comunque la delibera anche con i parereri negativi. Ma questo lo sapremo stasera in quanto la seduta è caduta per mancanza di numero legale (una decisione tecnica per l’acquisizione del parere sull’emendamento) ed è stata riconvocata per le ore 19:00 di oggi.