G.S.
Prosegue a Favara il cammino di testimonianze che alcune fra le più conosciute ed attive associazioni cittadine stanno dedicando a San Giuseppe nell’ambito dei suoi festeggiamenti iniziati il 18 scorso. Anche ieri sera, infatti, nel corso della messa delle ore 19:00, presso la Chiesa del Rosario, è stata presentata una realtà particolarmente apprezzata e voluta bene non solo per la tematica portata avanti ma anche per l’empatia, l’amabilità e l’umiltà dei suoi rappresentati. Mi riferisco al Gruppo Comunale A.I.D.O., sino a poco tempo fa dedicato alla figura di Nunzio Papa e, inseguito alla dipartita del conosciutissimo Presidente Salvatore Urso, aggiornato nella sua denominazione con l’inserimento anche del suo nome.
Ad illustrare la storia, le finalità, le attività e i risultati sono stati Giuseppe Vitello nella veste di nuovo Presidente del Gruppo Comunale, e, a seguire, Roberta e Raffaella Urso, figlie del compianto Salvatore. Inutile dire che, fra le testimonianze sin qui raccolte, quella di ieri sera è stata la più carica di emozioni e di commozione perché in tutto e su tutti si rilevava la luce del mite sorriso dell’amato Salvatore Urso, nobile figura della Favara che sa essere virtuosa, splendente e bella attraverso l’umiltà, la passione e la dedizione dei suoi figli migliori. Dal 2014 – anno di nascita dell’A.I.D.O. comunale – ad oggi, grazie alla costante e motivata azione “di un piccolo gruppo di uomini semplici, fragili, che avevano sperimentato la sofferenza e ricevuto il dono di una seconda vita, e che, di conseguenza, hanno sentito la chiamata, il dovere morale e civico di restituire alla società quanto d’immensamente grande e prezioso da loro ricevuto”, è stato, infatti, un crescendo continuo. In pochi anni le iscrizioni son aumentate in maniera iperbolica raggiungendo quasi il migliaio di adesioni “grazie alla presenza continua nelle piazze e alla diffusione del messaggio che un SÌ alla donazione può riaccendere la fiammella della vita proprio lì dove una vita si spegne ma non invano”. L’A.I.D.O. Comunale attraverso la virtuosa visione di Salvatore Urso aveva, infatti, ben capito che appartenere ad una comunità significasse innanzitutto PARTECIPAZIONE ovvero costante e credibile TESTIMONIANZA ovvero inclusiva ed armoniosa INTEGRAZIONE.
Da qui tutta una serie di eventi che, promossi come proprie iniziative o sostenuti con immediata e generosa adesione, hanno fatto conoscere, attraverso una quasi incontenibile progressione, lo spirito di servizio, l’abnegazione e la serietà delle donne e degli uomini “in rosso” ( il colore sociale dell’Associazione” ) e, cosa ancor più nobile, divulgata la cultura della donazione degli organi in difesa del valore della Vita e stimolata la crescita socioculturale della comunità. Di seguito si richiamano solo alcune iniziative che hanno avuto lo starter, la collaborazione e/o il sostegno del Gruppo Comunale “N. Papa – S. Urso”: la realizzazione del “Giardino dei Donatori”, in Piazza Cavour, con la collaborazione del Comune di Favara; l’attivazione della campagna informativa; attività di informazione nelle scuole; creazione di nuovi gruppi comunali Aido; Associazioni in festa-Giochi senza barriere; “Coloriamo la Città”; “Festa della Legalità”; sponsorizzazione di tante iniziative sportive; servizio civico con la pulizia di muri imbrattati (Cimitero, Piazza della Vittoria); sostegno e vicinanza fraterna alle famiglie; attività di solidarietà cristiana; sostegno e collaborazione a casa Betania.
Tutto questo e tanto altro ancora è l’A.I.D.O. di Favara che, prendendo a modello San Giuseppe, vuole, oggi, assumere l’impegno di seguire il suo virtuoso esempio nella Fede, nella Famiglia, nel Lavoro e nella Società per concorrere a rendere la nostra città più bella, più vivibile e più determinata a difendere i fondamentali valori fra cui quello della Vita, anche attraverso un più convinto accoglimento della cultura della donazione degli organi. L’Aido con la sua presenza vuole, appunto, aiutare ogni cittadino a risvegliare la propria umanità, al fine consentirgli di amare e rispettare il prossimo come sé stesso, anche perché… è più facile essere possibili riceventi che donatori di organi. L’AIDO è stata e sempre sarà presente a Favara, con il suo impegno, la sua passione, il suo amore e il suo sano orgoglio favarese che ha ereditato dal suo precedente Presidente, Salvatore Urso, e che custodirà anche con il contributo di quanti vorranno entrare a far parte di questa grande, solidale e straordinaria famiglia, affinché ci sia sempre “…un SÌ convinto a questa cultura che dona a tutti luce futura, secondo una nuova prospettiva che la speranza ancor più ravviva poiché spinta da quel vero Amore che conferisce a tutto un buon sapore, il sapore della vita che così continuerà ad essere infinita”.
Stasera, venerdì 26 agosto, ad offrire la testimonianza sarà il C.I.F. Comunale di Favara – “N.D. Maria Ghibellini Turco”- . Ore 19:00, Chiesa del Rosario, Piazza Cavour.