Conflavoro PMI Sicilia si mobilita in rappresentanza delle piccole e medie imprese che rischiano il ridimensionamento o peggio la chiusura.
Gli imprenditori lanciano un grido d’allarme a causa della crisi economica aggravata dal caro bollette e chiedono sostegno per i territori più svantaggiati. In una serie di documenti indirizzati ai futuri governi regionale e nazionale si rilevano le numerose crescenti difficoltà. “Va data voce alle difficoltà di chi si scontra con le storture di una burocrazia che rallenta l’economia – afferma Giuseppe Pullara, vice presidente nazionale di Conflavoro PMI e segretario regionale della Sicilia – e va dato riscontro ai progetti di chi, con tenacia e caparbietà non si arrende ma ci chiede aiuto per lo sviluppo delle idee; va data fiducia a quegli imprenditori che ancora hanno il desiderio di “fare qualcosa per la propria terra” attraverso una facilitazione nell’accesso al credito per finanziare gli investimenti”. Citando i dati regionali emerge che Agrigento, in rapporto alla popolazione, è la provincia con il maggior numero di opere incompiute: 24 delle 138 di tutta l’Isola. C’è poi un forte problema nell’artigianato: citando dati di UNIONCAMERE si rileva l’assenza di ricambio generazionale che porterà in molti casi alla chiusura delle attività.
Pullara poi aggiunge: “La nostra terra ha urgente bisogno di investimenti e progetti condivisi che possano dare lavoro e sostenerne la crescita. I fondi del PNRR devono essere il motore dello sviluppo ma occorrono politiche strutturate che investano il lavoro nel lungo periodo e che possano creare indotto: turismo, ristorazione, investimenti di lungo periodo che mirino alla crescita comune del territorio debbono essere strettamente connessi ad una politica programmatica e pianificata”.
Nel piano avanzato ai candidati spiccano alcune priorità: aumentare il potere di acquisto dei lavoratori attraverso una detassazione e decontribuzione del costo del lavoro; nuove ed efficaci politiche energetiche, passando da quelle infrastrutturali fino a quelle di natura sociale.
Nella lettera aperta Pullara sottolinea ai futuri parlamentari e governi: “Sono consapevole che saprete farvi carico della rinascita della nostra terra e rappresentare al meglio le bellezze in essa custodite. Abbiamo e avete tutte le possibilità amministrative e gli obblighi morali per farlo”. Pullara da “siciliano che ama la sua terra e le sue bellezze e soffre per le ingiustizie e il pressapochismo di cui troppo spesso soffre” si rivolge ai candidati “per insieme rammentare, e mai dimenticare, chi siamo e cosa rappresenta la Sicilia in Italia e nel mondo intero” ma evidenzia poi “le difficoltà del quotidiano, delle vie interrotte, del malessere della gente, del lavoro che scarseggia, delle infrastrutture che non permettono lo sviluppo delle città”.
Sottolinea ancora “l’abbandono e disgregazione tra le fasce sociali e il futuro delle giovani generazioni che hanno necessità di essere coinvolte in progetti di sviluppo”. Poi l’esortazione: “Non abbiate paura di osare, ma spingetevi fin oltre i confini del mondo per assaporare il gusto delle cose ben fatte: la Sicilia è la nostra casa. E la casa è il dono più prezioso”.
Conflavoro PMI Sicilia tutela, promuove e rappresenta le imprese siciliane, anche attraverso un rapporto diretto con le istituzioni. “Il nostro obiettivo è il rilancio del tessuto imprenditoriale e la tutela di quelle realtà che fanno del nostro territorio una terra fertile e ricca di opportunità” aggiunge il vice presidente nazionale. “Lavoriamo, e lavoreremo sempre più, per la diffusione di una cultura dell’associazionismo che deve partire fin dalle aule di formazione per sviluppare il giusto metodo e la corretta comprensione di quanto sia importante condividere idee, progetti ed avere una visione comune verso un modo fare impresa”.