I. C.
Momenti di commozione e di riflessione sono stati vissuti stamattina da tutta la comunità scolastica dell’IPSSEOA “Gaspare Ambrosini” di Favara.
Gli studenti sono stati i protagonisti ed hanno partecipato con serietà e compostezza, proponendo video, poesie e riflessioni, all’arrivo della teca che racchiude la camicia intrisa di sangue che il Beato Giudice Rosario Angelo Livatino, indossava al momento della sua uccisione, il 21 settembre 1990.
Un segno importante che arriva per la seconda volta presso l’Istituto, grazie all’interessamento di Don Marco Damanti, docente della scuola.
Un percorso di legalità, che vede il Dirigente Scolastico e tutto il personale, fermi nel promuovere e far conoscere la figura del Giudice, uomo di giustizia e di Fede, sensibilizzando i giovani e mettendoli nelle condizioni di riuscire a portare avanti i valori legati al rispetto e alla parità dei diritti di ogni essere umano.
I ragazzi hanno reso omaggio alla memoria di un giovane Magistrato retto e probo, che ha sacrificato la propria vita per difendere i valori della legalità contro ogni forma di violenza,
Un uomo dalla profonda fede, che “non vedeva nel mafioso il rivale o il nemico da combattere, ma il fratello da amare e ricondurre sulla retta via”.
Un percorso che di certo non finisce oggi ma mette il seme per coltivare cittadini liberi e onesti che sappiano gridare il loro NO alla mafia e al silenzio.