Giovedì 22 dicembre, alle 17:30, presso il castello Chiaramonte, verrà presentato il libro di Giacomo la Russa “I Sepolti vivi- La rivolta della Ciavolotta”.
Giacomo La Russa, classe 1969, originario di Favara e residente ad Agrigento, è un avvocato con la passione per la lettura e la scrittura. Con “I sepolti vivi – la rivolta della Ciavolotta” è alla sua seconda pubblicazione, infatti nel 2016 ha dato alla stampa “La storia di Jason”.
Giorno 22 dicembre, nella storica cornice del castello chiaramontano, sarà dunque presentata la sua seconda creatura, risultata finalista alla IX edizione del premio internazionale di letteratura- Citta di Como 2022; introdurrà l’evento il sindaco Antonio Palumbo, A seguire, dialogheranno con l’autore: Salvatore Ferlita, giornalista e scrittore; Antonio Patti, critico letterario; Pasquale Cucchiara, storico; e Vincenzo Cassaro, presidente di LiberArci, Favara.
Nel corso della serata verrà offerto un “assaggio” del romanzo attraverso la lettura di alcuni passi a cura di Gianna Drago, lara Iacono e Sara Chianetta; si potrà godere anche di intermezzi musicali a cura di Noemi Lupo e Francesco Porretta e vi sarà la partecipazione straordinaria di Antonio Zarcone.
“I sepolti vivi – la rivolta della Ciavolotta” narra una vicenda della metà degli anni ’50 del secolo scorso, epoca delle grandi lotte minerarie, ambientata a Montegrande, un paese immaginario della Sicilia sud-occidentale. . Di fronte alla decisione dell’amministrazione di procedere a decine di licenziamenti per fare fronte alle crescenti difficoltà di mercato, un gruppo di zolfatari decide di occupare lo stabilimento industriale bloccando la produzione ed impedendo a circa quattrocento operai di continuare a lavorare.
Il racconto, a grandi linee e per non svelare troppo, può essere scisso in due parti: la prima narra dello svolgersi della vita sotterranea di 27 sepolti vivi, la seconda si incentra sul loro ritorno in paese, dopo sei mesi di occupazione, sulla disillusione , sul processo che dovranno subire.
Il testo – afferma l’autore Giacomo La Russa- narrato da uno dei protagonisti ormai novantenne a chi è evidentemente interessato alla ricostruzione di un certo passato, rappresenta una delle tante storie che, nate da uno spunto di realtà ed intrecciate tra loro, servono a comporre il quadro e, insieme, il respiro di un mondo e di un paese ormai scomparsi.
l’ingresso e gratuito
.