Davvero imponente, ieri sera, il numero di persone che ha atteso l’arrivo dei Re Magi presso il presepe vivente allestito nel Giardino di Maria dei Frati minori di Favara.
Ieri sera, presso il Belvedere -a seguire una Santa Messa, davvero molto partecipata, celebrata presso la Chiesa S. Antonio da Padova- si è radunata una gran folla per attendere l’arrivo dei tre re Magi: Gasparre, Melchiorre e Baldassarre.
Sappiamo di loro dal Vangelo di Matteo che, in verità, ci dice poco tacendone anche il numero. Nel corso dei secoli, tuttavia, questi personaggi sono stati oggetto di una lunga e anche fantasiosa tradizione tanto che sono presenti in ogni presepe che si rispetti. Con il trascorrere del tempo, realtà ed immaginazione si sono fuse e, pertanto, non sempre è facile stabilire dove si collochi la soglia per passare dall’una all’altra.
Il numero di tre, altamente simbolico nella Scrittura e desunto, probabilmente, dal numero dei regali portati al Re dei Re, può essersi affermato in relazione al numero dei Magi per attestare che tutto il mondo aveva reso omaggio al Salvatore: tre erano, infatti, i continenti allora conosciuti.
Papa Francesco nell’omelia del 6 gennaio di qualche anno fa disse: “I Magi rappresentano gli uomini di ogni parte della terra che vengono accolti nella casa di Dio. Davanti a Gesù non esiste più divisione alcuna di razza, di lingua e di cultura: in quel Bambino, tutta l’umanità trova la sua unità”.
Ritornando all’evento di ieri sera, l’attesa non è stata vana perché, preceduti da Fra Alfio, da fra Michele Mazzola, da fra Salvatore Callari, dal gruppo Fabaria Folk, da Carmelo Vitello e dai personaggi del presepe vivente, sono arrivati, in pompa magna, su tre bellissimi cavalli bianchi, altrettanti Magi in costume d’epoca, con i loro doni: Gaspare o Gasparre, nome derivante dal persiano che significa “custode del tesoro”, africano dal colore scuro della pelle, che ha presentato la mirra come dono. Melchiorre, nome ebraico che significa “Re della Luce” dalle caratteristiche europee che ha portato dell’oro in regalo. Anche il nome Baldassarre deriva dall’ebraico e significa “Dio salvi la sua vita”. E’ associato ad un’origine asiatica. Egli ha portato l’incenso.
Mentre i personaggi si posizionavano per divenire personaggi del suggestivo presepe vivente, gli intervenuti, provenienti anche da tanti paesi limitrofi, hanno potuto assistere ad uno spettacolo di fuochi d’artificio dopodiché ci si sono disposti in una lunghissima fila per poter accedere al Giardino di Maria. Molti quelli che lo avevano già visitato, anche più di una volta nei giorni scorsi.
I tre re Magi deposti i loro ricchi doni ai piedi del re dei Re, nella povera mangiatoia in cui era adagiato, hanno preso posto in una capanna a fianco, le note tradizionale cantate dai componenti del gruppo folkloristico Fabaria Folk hanno fatto da allegro sfondo alla visita del presepe dove i visitatori hanno trovato varie donne intente ad il pane, a cucire, lavare a mano, chiedere l’elemosina ed, inoltre, pastorelli intenti ad accudire le bestie.
A fine percorso delle volontarie, hanno offerto ai visitatori, panettone di vari tipi, pandoro ed anche cannolicchi riempiti, quasi al momento, di crema di ricotta.
Ieri sera, inoltre, vi è stata l’estrazione, trasmessa in diretta sulla pagina facebook dei frati minori, per poter assegnare una statua del bambino Gesù e tanti altri premi. Di seguito i numeri vincenti:
Davvero una bellissima iniziativa quella dei Frati Minori di Favara collaborati dalla comunità francescana di casa Betania e resa possibile dal supporto di tanti uomini e donne di buona volontà e dal contributo di tanti privati.