Totò Arancio
C’è chi è rimasto legato al suggestivo suono della zampogna, il giovane Calogero Fiannaca, 32 anni, originario di Realmonte, laureato in Musica al Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani, è uno di questi.
La zampogna, strumento appartenente alla famiglia delle cornamuse, rievoca atmosfere arcaiche di un’epoca molto diversa da quella attuale in cui la tecnologia la fa da padrone e anche la musica è sempre più rielaborata attraverso l’uso di strumentazioni elettroniche.
Calogero Fiannaca ha deciso di non recidere il legame con strumenti risalenti all’età classica come la zampogna.
“La mia passione per le tradizioni popolari siciliane – ci dice il giovane Fiannaca – nasce da bambino ascoltando le cassette di papà, che negli anni ‘80 era titolare di Radio 1 Realmonte. In quella radio, tra i vari generi musicali – racconta il musicista realmontino – si trasmetteva anche la musica popolare siciliana. Sinceramente non so di preciso come mi sia appassionato di musica siciliana, ma è una grande passione che ho curato negli anni e che continuo a coltivare”. Il suo percorso musicale inizia con lo studio della chitarra, così ha iniziato a collaborare con il gruppo di tradizioni popolari di Realmonte, curato da Nenè Sciortino, per poi far parte del Gruppo folk “Città di Agrigento”. E’ proprio all’interno di questo, la cui direzione è affidata a Riccardo Cacicia, che ha deciso di studiare altri strumenti come la fisarmonica, il mandolino, il tamburello, il marranzano e il fischietto.
Il primo approccio con la zampogna nel 2011 quando acquistò questo strumento artigianale costruito dal maestro Nunzio Famà. “Da allora – afferma Calogero Fiannaca – ho iniziato a fare lo zampognaro!” Una bella storia quella di questo giovane artista che porta avanti la sua passione attraverso studio, determinazione e soprattutto grande amore per le tradizione popolare musicale. “In questo percorso – ci confessa – non sono mancati momenti di demoralizzazione, come quando ho interrotto gli studi in Conservatorio per via di un esito negativo VFP1, perché ritenuto incapace di svolgere autonomamente le mansioni. Dopo un momento iniziale di smarrimento, Calogero ha ripreso il suo percorso e con fiducia nei propri mezzi, pazienza, perseveranza e grande sostegno dei familiari, sta raggiungendo molti obiettivi concretizzato i suoi sogni.
Dallo scorso dicembre Calogero è iscritto al REIS, ovvero, l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati che le comunità riconoscono come parte del loro patrimonio culturale. Da oltre 10 anni dal 16 al 24 dicembre si esibisce a Realmonte.