Vincenzo Cavaleri
L’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì ha un nuovo Direttore: è il dottor Giuseppe Augello, attuale Capo Dipartimento di Medicina Interna del Distretto Ag.1 (nosocomi di Agrigento, Canicattì e Licata) che aveva ricoperto questo incarico sino a tre anni fa.
L’insediamento nella direzione sanitaria dell’ospedale di Canicattì del dottor Giuseppe Augello cade in un momento in cui la richiesta dei pazienti dell’hinterland territoriale diventa sempre maggiore, comprendendo anche servizi di assistenza sanitaria altamente specializzati. Da ultimo, per esempio, all’ospedale di Canicattì è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo ad un giovanissimo paziente, affetto da grave patologia cardiaca.
D’altronde, i pazienti del “Barone Lombardo” non appartengono soltanto al distretto socio-sanitario canicattinese (comuni di Campobello di Licata, Ravanusa, Naro, Camastra, Grotte, Racalmuto, Castrofilippo e Canicattì) ma anche da altri Comuni della provincia, oltre che della provincia di Caltanissetta (Delia, Sommatino, etc…).
L’anno scorso, due nuovi primari (vincitori di concorso e non incaricati) sono entrati nei ruoli dell’organico dell’ospedale: si tratta del dottor Salvatore Gallo, Direttore del Pronto Soccorso, e del dottor Luciano Sutera Sardo, Direttore di Cardiologia/Unità Terapia Intensiva Cardiologica.
Ma, negli anni, l’ospedale di Canicattì ha dovuto chiudere o limitare le prestazioni di numerosi reparti ed ambulatori.
In particolare, ad esempio: mancano gli anestesisti e i rianimatori; il centro emo-trasfusionale non è più aperto h24; il reparto di lungo-degenza è stato chiuso; l’utenza ginecologica lamenta la mancanza del reparto di pediatria e neonatologia; c’è una gravissima carenza di dirigenti medici nei reparti funzionanti (primi fra tutti, la Cardiologia/Utic ed il Pronto Soccorso), oltre che una carenza di personale infermieristico ed ausiliario.
Da molto tempo, il battagliero Salvatore Castellana e il suo Comitato Pro-Ospedale portano avanti battaglie e proteste per il potenziamento del nosocomio di Canicattì e, in particolare, per la riapertura del reparto di rianimazione.
Da alcuni mesi, inoltre, è stata costituita una nuova associazione a difesa dell’ospedale, presieduta dall’avvocato Giovanni Tesè e composta da numerosi esponenti della società civile del comprensorio territoriale. Questa associazione ha più volte scritto formalmente alla Direzione Strategica dell’ASP di Agrigento, ottenendo anche incontri specifici.
Ma ancora non si vede granché in relazione al doveroso potenziamento del personale (soprattutto, dirigenti medici) né con riferimento alla ristrutturazione e al rifacimento dei reparti (salva la consegna delle aree di cantiere per i lavori di ammodernamento strutturale ed impiantistico del Pronto Soccorso).
Adesso, però, con l’incarico della Direzione Ospedaliera al dottor Augello dovrebbero cessare le varie rotazioni tra Direttori, generalmente provenienti da altri nosocomi, e, in un quadro di stabilità, si potrebbe portare avanti un serio processo di riqualificazione del “Barone Lombardo”.