Vincenzo Cavaleri
Tutte le piccole e medie imprese siciliane (ma anche gli studi professionali) possono presentare, a partire da oggi e sino al 14 marzo, le domande per ottenere il contributo a fondo perduto contro il caro-bollette.
Il contributo può essere richiesto da tutti gli operatori del commercio, dell’artigianato, dell’agro-industria e dell’agro-alimentare. In pratica, possono presentare domanda quasi tutte le partite iva: dai titolari dei servizi di ristorazione e di quelli di alloggio ai titolari di industrie alimentari o di bevande; dai fabbricatori di prodotti in metallo ai riparatori ed installatori di macchine ed apparecchiature; dagli studi di architettura ed ingegneria a quelli legali e di contabilità; dai titolari di Residenze Sanitarie Assistite ai titolari di attività sportive, intrattenimento e divertimento; etc…
Lo stanziamento dell’Assessorato Regionale alle Attività Produttive ammonta a ben 150 milioni di euro ed è destinato alle sole imprese operanti sul territorio siciliano.
Il contributo è calcolato nella misura percentuale del 30% sull’aumento, rispetto alle tariffe 2021, del costo energetico (gas o elettrico o entrambi) riferito al periodo dal 1° febbraio 2022 al 31 gennaio 2023 o comunque alla data dell’ultima fattura di fornitura disponibile. Esso non può superare l’importo massimo di 20mila euro e sarà concesso ai titolari di partita iva che abbiano registrato un aumento nelle bollette di almeno 5mila euro nel periodo considerato.
Il bando ed i relativi allegati possono essere scaricati dal web-site dell’Assessorato Regionale competente nella sezione https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/bandi/aiuti-alle-imprese-maggiori-costi-legati-alla-crisi-energetica-bonus-energia-sicilia