“La palestra rappresenta oggi un luogo dove si crea quel meccanismo di ordine mentale da cui discende un benessere fisico. Perché?
Partiamo dall’inizio. Nella frenetica quotidianità, di cui oggigiorno tutti siamo vittime, qual è il bene più prezioso? La salute sicuramente, ma il tempo non è di certo un bene secondario”. A parlare è il dottore Carmelo Graceffa, un medico che crede fortemente ai benefici dell’esercizio fisico.
- Dottore Carmelo Graceffa
“La programmazione e il rispetto di un impegno a cadenza periodica – continua il dottore Graceffa- sono di per sé una forma di esercizio e lucidità mentale.
La metodicità nell’affrontare le sfide quotidiane è un valore aggiunto che ci permette di superare ostacoli e obiettivi prefissati.
Entriamo dentro la palestra ora, cosa è?
É un luogo in cui personale specializzato profila in maniera individuale un programma personalizzato per le esigenze del cliente. È un luogo di cura, di riabilitazione e di prevenzione.
È un luogo per svagare, per socializzare, per riunirsi.
Qual è la definizione più appropriata? Tutte e tre direi.
Nel merito, la salute viene definita dall’organizzazione mondiale della sanità come «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia».
Nella mia routine lavorativa da medico di famiglia, mi trovo spesso a dover valutare il rapporto-costo beneficio di una terapia che prescrivo ai miei pazienti e quindi stabilire quale sia il miglior percorso da intraprendere.
Chiaro che il beneficio deve essere superiore al costo, inteso come ad esempio effetti collaterali, possibilità di evento avverso e anche economico, questo bisogna pure considerarlo in un periodo come quello attuale.
Avendo la possibilità di affrontare alcune malattie croniche quali patologie cardiovascolari e metaboliche, l’attività fisica deve essere sempre considerata in prima battuta.
Parliamo del diabete ad esempio: il diabete è una malattia in cui c’è un aumento nel sangue dei livelli di glucosio (zucchero; la glicemia) per un deficit della quantità e, spesso, dell’efficacia biologica dell’insulina, l’ormone che controlla la glicemia nel sangue e che viene prodotto dal pancreas.
Per ridurre i livelli circolanti di glucosio ci sono vari approcci farmacologici, ma in prima battuta lo stile di vita, inteso come attività fisica e alimentazione, è la prima scelta.
Quale paziente non vorrebbe un medico che prescriva pillole di relax e vacanze?
Tanti altri, però, non comprendono come una costante attività fisica eviti o ritardi il ricorso a terapie farmacologiche con i conseguenti costi ed effetti collaterali che ne derivano.
L’importanza di uno stile di vita sano è oggi un punto di partenza imprescindibile per un ordine mentale, fisico e anche sociale aggiungerei.
Il tempo si, é sempre poco, ma è anche vero che volere è potere.
Due o tre orette – conclude il medico- in una settimana sono facilmente ritagliabili, basta volerlo”.
Adesso facciamo parlare il personale specializzato, così come lo chiama il dottore Graceffa, che opera nelle palestre.
Abbiamo il contributo dell’intervista di circa un mese fa all’insegnante di educazione fisica, da qualche anno il pensione, Giovanni Valenti. Il professore Valenti gestisce da oltre due decenni una palestra ad Agrigento
Perché andare in palestra?
“Per migliorare le prestazioni sportive, ma non solo. Cito solo alcuni diretti benefici nella salute di chi frequenta una palestra: calo della pressione arterovenosa, miglioramento dell‘apparato scheletrico, incremento della forza, aumento della resistenza muscolare, miglioramento dell’apparato respiratorio, miglioramento della mobilità articolare, miglioramento dell’aspetto fisico, correggere atteggiamenti posturali specie nell’età evolutiva e nella età della pubertà. Hai visto perché conviene andare in palestra col solo movimento? Ma la cosa più importante è che non ha effetti collaterali”.
Prima il medico, poi un istruttore e gestore di una palestra hanno parlato dei benefici dell’attività sportiva. Ma come nasce una palestra? Al di là degli scopi economici è chiaro che per fare questa professione occorre una buona dose di vocazione.
Ne parliamo con Salvatore Marchese e Rosalba Spina, il primo gestisce e la seconda collabora ad una stessa palestra di Favara.
Salvatore Marchese è un istruttore tecnico nazionale 2 livello specializzato in ginnastica finalizzata alla salute ed al fitness, body building, ginnastica posturale e correttiva. Ha iniziato la sua attività circa 29 anni fa.
“Inutile ripetere i validi concetti già espressi dal medico e dal collega- ci dice Salvatore Marchese- è, ad ogni modo, importante sottolineare la continuità nel tempo dell’esercizio fisico e monitorarne gli effetti. Gli esercizi fisici sono sempre individuali. Detto questo rispondo alla domanda su cosa può spingere ad aprire e gestire una palestra. Il mio approccio alle strutture risale a circa 29 anni fa nel nord Italia, ho lavorato in palestre di proprietà di altri. Alla fine ho deciso di averne una tutta mia. È come una mia creatura, nella quale ogni singolo frequentatore deve ricevere da noi la massima attenzione per ricevere il massimo di benefici nella sua salute.”
C’è chi tra i giovani ha scelto di lavorare all’interno di una palestra, tra questi Rosalba Spina, che oltre a fare una preziosa esperienza pratica studia presso la Facoltà di Scienze delle attività motorie e sportive.
“Fare esercizi fisici – ci dice – migliora la qualità di vita. Noi operatori del settore abbiamo il compito di seguire i nostri ospiti nel selezionare i diversi tipi di esercizi e di farli su misura secondo le esigenze fisiche di ogni singolo frequentatore. I risultati che ognuno di loro raggiunge è il resoconto della nostra attività. Tutto deve rispondere al primario concetto di armonia fisica e di benessere. Allenamento dopo allenamento ci si deve rendere conto di poter fare sempre di più. E più si raggiungono i risultati più aumenterà l’autostima nel notare i miglioramenti del proprio corpo.”