Partirà domani da Marsala la maggiore competizione isolana di ciclismo su strada maschile. Una corsa che si articolerà in più giorni con quattro tappe che attraverseranno la Trinacria. Location del primo arrivo sarà Agrigento
Un po’ di storia
È una corsa a tappe di ciclismo su strada maschile. La prima edizione risale al 1907 grazie a Vincenzo Florio jr (ideatore della famosissima Targa Florio). È stata la prima gara italiana a tappe anticipando addirittura il Giro d’Italia che ebbe inizio nel 1909.
Le varie edizioni non sono state organizzate in modo continuo negli anni. Nel dopoguerra, dal 1948, fu svolta con regolarità quasi annuale fino al 1960. Riprese nel 1973 e nel 1974. Dopo il 1977, vinta da un giovanissimo Giuseppe Saronni, la corsa non fu più organizzata fino ai nostri tempi.
La competizione, infatti, è stata ripristinata nel 2019 (vincitore Brandon McNulty), dopo un accordo tra la Regione Siciliana e RCS Sport (l’azienda nata nel 1988 dal quotidiano “La Gazzetta dello Sport”): si è stabilito, così, che il giro di Sicilia preveda 4 tappe.
L’edizione 2020, dal 1 al il 4 aprile, è stata annullata a causa del Covid-19.
Nel 2021 è stato ripristinato lo stesso percorso previsto l’anno precedente. La chermesse si è svolta dal 28 settembre al 1º ottobre ed è stata vinta da Vincenzo Nibali, lo squalo dello stretto.
Nel 2022, il Giro si è svolto da 12 al 15 aprile ed ha avuto come vincitore un altro siciliano: il ragusano Damiano Caruso.
La corsa siciliana fa parte del circuito continentale Uci Europe Tour.
Edizione 2023
Sarà un percorso piuttosto eterogeneo rispetto alle precedenti edizioni e presenta due frazioni indicate per i velocisti, una per i finisseur e una per gli scalatori puri. Si inizia domani con la prima tappa mentre l’ultima si svolgerà il 14 aprile e decreterà il vincitore dopo aver percorso 718 Km totali (in media 179,5 km al giorno) con 8800 metri di dislivello. Si partirà da Marsala e si concluderà a Giarre.
Vediamo nel dettaglio le 4 tappe:
– 1° Tappa (11 aprile): Marsala – Agrigento di 159 km
È la tappa con meno dislivello: 1400 metri. Solo un GPM (gran premio della montagna) a Partanna. Poi traguardo volante a Montallegro. Lo spettacolo si prevede nel finale con l’arrivo ad Agrigento in Piazza Vittorio Emanuele e gli ultimi 3,7 km che presentano una pendenza media del 5,3% con punte che arrivano al 9%. Frazione indicata per i finisseur ed i corridori più esplosivi.
– 2° Tappa (12 aprile): Canicattì – Vittoria di 193 km
Aumenta il dislivello: 2100 metri. Anche qui un solo GPM, quello di Mazzarino, a circa 150 km dalla conclusione. Dopo ci sarà lo sprint intermedio di Barrafranca. Poi la strada spiana ed è probabile un arrivo in volata.
–3° Tappa (13 aprile): Enna – Termini Imerese di 150 km
La frazione più corta. Ancora un GPM a metà percorso, anticipato dal traguardo intermedio di Gangi. Arrivo a Termini Imerese in piazza Duomo: nell’ultimo chilometro ci sarà una pendenza media del 6,3%.
-4° Tappa (13 aprile): Barcellona Pozzo di Gotto – Giarre di 216 km
È la frazione regina e più lunga di questo Giro. In questa tappa si decideranno le posizioni in classifica generale. Sicuramente ci sarà terreno per fare la differenza nei 3700 metri di dislivello previsti. Sono tre, infatti, i GPM equamente distribuiti lungo il tracciato: Floresta a 92 chilometri dalla partenza; l’Etna dal versante di Piano Provenzana (18,1 km al 6,7%) dopo 150 chilometri; salita di Sciarra di Scorciavacca dopo 195 chilometri. Infine, discesa finale verso Giarre.
Le maglie indossate durante la corsa:
- La Maglia Giallo-Rossa, sponsorizzata dalla Regione Siciliana, indicherà il leader della Classifica Generale.
- La Maglia Ciclamino verrà indossata dal leader della Classifica a Punti.
- La Maglia Verde Pistacchio sarà del capoclassifica del Gran Premio della Montagna.
- La Maglia Bianca la porterà il leader della Classifica dei Giovani.
Prevista la partecipazione delle più importanti squadre internazionali di ciclismo e corridori di rilievo come il campione uscente Damiano Caruso, Alexey Lutsenko, Louis Meintjes e Rafal Majka, Mark Cavendish, Juan Sebastian Molano, Elia Viviani.