Vincenzo Cavaleri
Era tutto pronto a Ravanusa per le elezioni comunali, quando ad un tratto il nome scelto unitariamente dal sindaco uscente e segretario provinciale della Lega, Carmelo D’Angelo, e dalla leader di Fratelli d’Italia, Giusi Savarino, è saltato: pare per una presunta incompatibilità.
Ma Giusi Savarino non demorde e sui social annuncia: “A Ravanusa lavoriamo per dare al paese una guida autorevole e una coalizione forte. Siamo sulla buona strada, con grande entusiasmo!”
Intanto, però, Vito Ciotta, ha sciolto ogni riserva e sarà candidato, con l’appoggio del movimento locale “Servire Ravanusa”, il cui leader Giuseppe Sortino si presentò alle elezioni del sindaco nel 2018 e prese ben 2386 voti.
Anche il consigliere comunale Salvatore Puccio, vicino al già deputato regionale Carmelo Pullara, sosterrà la candidatura di Ciotta, mentre non si hanno ancora certezze sul sostegno della Nuova D.C., rappresentata dal locale commissario di partito, Luigi Di Natale che le ultime voci darebbero sempre più diretto verso la coalizione di centro-destra capeggiata dal duo Savarino-D’Angelo.
Sarà della partita, inoltre, Lillo Massimiliano Musso, avvocato, che si candidò anche nelle ultime elezioni comunali e che, stavolta scenderà in campo con Forza del Popolo.
Il nome di Salvatore Pitrola, invece, sembra aver compattato il centro-sinistra: PD, M5S e S.I.
Avvocato, responsabile amministrativo e finanziario del G.A.L. Sicilia Centro Meridionale, Pitrola è in lizza con buone chances, soprattutto se si tiene conto della divisione del centro-destra, a seguito della ormai imminente formalizzazione della candidatura del presidente del consiglio.