I Consiglieri Comunali Onda e Cambiare Passo – Miriam Indelicato e Giuseppe Lentini
Siamo rammaricati e dispiaciuti che appena 48h ore fa mentre festeggiavamo orgogliosamente il 25 Aprile, festa della liberazione e mentre il Sindaco ci ricordava che “la festa della liberazione appartiene a tutti o quasi” un suo familiare, a cui forse la festa della liberazione non appartiene, si apprestava a strappare i manifesti, regolarmente affissi dal nostro gruppo consiliare Onda e Cambiare passo, solo perché accendevano i riflettori sulla cattiva gestione della Tari da parte dell’amministrazione. È un gesto che ci lascia attoniti poiché fortemente antidemocratico e anticostituzionale. Puntualizziamo che nessuno ha pensato minimamente di tirare in ballo la sua famiglia poiché la politica non riguarda mai i fatti personali, ma è stato un suo parente ad entrare a gamba tesa nell’ardore politico della città con un gesto vile, per cui Sindaco la smetta di fare la vittima.
Siamo rammaricati e dispiaciuti che le forze politiche di Sinistra se ne stiano in silenzio, forse solo per mantenere qualche posto in giunta. La Sinistra a Favara è improvvisamente diventata antidemocratica? Ci aspettavamo dai colleghi di maggioranza che più volte si sono professati paladini della legalità, delle parole di vicinanza e di condanna al grave atto che due giorni fa non ha colpito noi consiglieri di opposizione, ma la democrazia. Auspichiamo che il silenzio sia solo un caso e non intento a preservare posti in giunta..!
Siamo rammaricati e dispiaciuti che un dirigente dell’ufficio tecnico piuttosto che condannare l’accaduto faccia passare sui social per vittima l’autore di un reato, forse perché è stato nominato dirigente non per merito ma per aver sostenuto la campagna elettorale di Palumbo? Decida se fare il dirigente comunale o l’operatore politico!
Siamo rammaricati e dispiaciuti che per un gesto reazionario si attacchi la stampa che fa soltanto il suo lavoro. Più pluralità fanno una democrazia.
Siamo rammaricati e dispiaciuti perché il ragazzo con noi è stato duro e ingiusto. È l’art. 21 della nostra Costituzione a ricordarci che non c’è democrazia senza libertà di manifestare le proprie opinioni. Il dibattito culturale, etico e politico non deve trovare limitazioni: il modo più semplice per avere la meglio su un avversario politico è proprio quello di impedirgli di parlare e far conoscere le proprie idee per far credere ciò che conviene. Il ragazzo ha provato a imbavagliarci ma sicuramente saprà ravvedersi e ricredersi e noi saremo pronti a perdonarlo dei suoi peccati.
Ringraziamo i consiglieri, i gruppi politici e tutti cittadini che ci hanno manifestato piena solidarietà.