Gaetano Scorsone
Se per Associazioni, Gruppi e/o singole persone quello del prendersi cura rappresenta un obiettivo raggiunto dopo un percorso di perfezionamento socioculturale e spirituale, per l’universo scolastico, invece, costituisce una vera e propria missione, anzi, “la” missione giornalmente perseguita per una formazione degli allievi discenti che risulti la più equilibrata e la più completa possibile nei confronti delle sfide della quotidianità. Ieri sera, in Chiesa Madre, alle ore 19:30, come da organizzazione, si è svolto il terzo e conclusivo incontro del progetto “La cura del prendersi cura” che ha raccolto le testimonianze delle Scuole cittadine.
A sottolineare l’interesse suscitato dal tema e, più ancora, il senso di partecipazione attiva, la presenza di tutte e quattro le Dirigenti Scolastiche ( Dott.ssa Rosetta Morreale, Dott.ssa Carmelina Broccia, Dott.ssa Mariella Vella, Dott.ssa Gabriella Bruccoleri) degli Istituti Comprensivi cittadini, il Prof. Antonio Moscato, Docente Vicario dell’Istituto Professionale “E. Fermi”, le Professoresse Mariella Di Vita e Maria Puccio con gli studenti Francesca Arganese e Melchiorre Minio – che hanno offerto una apprezzatissima personale testimonianza – della classe V C del Liceo Scientifico Statale “M.L.King” e tanti altri docenti sensibili alla tematica oggetto di approfondimento e confronto.
Nel corso degli interventi che si sono succeduti è emersa, in maniera analitica, con dovizia di riferimenti culturali e professionali, ma anche con la forte ed orgogliosa autorevolezza di chi ama il proprio lavoro, la piena disponibilità a sviluppare ulteriormente le finalità del progetto, estendendo il coinvolgimento anche a quelle fasce non ancora raggiunte in questa prima fase secondo il virtuoso principio del lavoro di rete, al fine favorire e rinsaldare legami, sinergie, collaborazioni e intese tra le varie risorse umane, concettuali, ma anche istituzionali ed amministrative per riuscire a promuovere, finalmente, e con un approccio integrale, non solo il benessere della persona, ma anche quello della comunità di appartenenza e, in progressione, persino quello delle comunità vicine.
La serata è stata arricchita dall’apporto poetico di Gaetano Schifano, Salvatore Mossuto e, nel ricordo, di Salvatore Sciortino, attraverso la declamazione di originali poesie sul Bene Comune. A fine serata, e dopo i ringraziamenti ed il saluto di commiato offerti da don Giuseppe D’Oriente, è stato annunciato che quanto prima sarà organizzato un ulteriore momento di incontro per la condivisione dei risultati emersi e per il coinvolgimento degli organi rappresentativi cittadini ovvero il Sindaco con la sua Giunta e il Consiglio Comunale, nella convinzione che la “cura del prendersi cura” può favorire un più efficiente e produttivo esercizio della democrazia. D’obbligo, infine, la foto di gruppo, per raccogliere i sorrisi soddisfatti dei partecipanti, consapevoli di aver vissuto un’esperienza nel ruolo di cittadini attivi che hanno iniziato ad esercitarsi ad individuare e condividere più efficaci soluzioni di civiltà e progresso.