Scade oggi a mezzogiorno il termine di presentazione delle liste per il rinnovo dei consigli comunali e delle collegate candidature a sindaco nei 14 comuni chiamati al voto giorno 28 e 29 maggio: Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina.
Solo in quest’ultimo Comune non ci sarà vera e propria competizione. Infatti, Francesco Cacciatore (nella foto), sindaco uscente del PD, non avrà avversari. A Santo Stefano di Quisquina, ci sarà una sola lista, quella collegata a Cacciatore. Significa che dovrà essere raggiunto un doppio quorum: quello dei votanti (almeno il 50 per cento degli iscritti nelle liste elettorali dovranno andare a votare) e quello dei voti in favore dell’unico candidato sindaco (il candidato sindaco dovrà prendere almeno il 50 per cento di coloro che si recano alle urne e che, in teoria, potrebbero votare anche scheda bianca o nulla).
Ma nella di preoccupante, dopo la riforma che nell’anno 2019 è entrata in vigore per stabilire che “nei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, in caso di un solo candidato alla carica di sindaco, ai fini della validità dell’elezione per determinare il quorum dei votanti non sono computati gli elettori iscritti all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.)”.
Non computando gli italiani residenti all’estero aventi diritto al voto, diviene oggi facile conseguire il quorum dei votanti effettivi e, di conseguenza, anche quello dei votanti a favore dell’unico candidato a sindaco presentatosi.
Ne segue che il sindaco uscente di Santo Stefano di Quisquina, rimasto solo nella competizione elettorale, può farcela egualmente in modo facile, viste le agevolazioni della riforma che scomputa gli elettori dell’AIRE.
Sembrava che un solo candidato dovesse esserci a Calamonaci: l’uscente Pellegrino Spinelli d’area centro-destra. Invece, stamattina i promotori della candidatura di Vincenzo Scorsone, dovrebbero presentare la documentazione necessaria per partecipare alla competizione elettorale. Si tratta di una compagine di giovani, in gran parte vicini all’onorevole Michele Catanzaro, tra cui il rappresentante d’”Intesa Universitaria” Carmelo Mirabile e Giovanni La Terra.
A Licata, è rientrata la querelle Lega-Balsamo ed il centro-destra si presenta con sei liste (3 civiche e una ciascuno Lega, Fdi, e FI), col candidato sindaco Angelo Balsamo che indica come assessori Angelo Curella, Salvatore Graci (dirigente locale FdI, nella foto), Salvatore Manuello e Maria Sitibondo.
Gli altri candidati a sindaco sono Fabio Amato del centrosinistra (con a sostegno le liste di M5S, PD e civica) e Angelo Iacona (col sostegno della lista “Onda” di Carmelo Pullara, di quella dell’UDC di Decio Terrana e Violetta Callea, e di quella della Nuova Dc di Cuffaro e Pace.
A Menfi, i candidati sindaco sono Ludovico Viviani (che avrà il sostegno della Nuova Dc) e Vito Clemente (che avrà il sostegno di F.I. e del P.D. e -si vocifera- anche del movimento Nuova Autonomia di Di Mauro).
Il primo è pure sostenuto da Michele Botta (già sindaco dal 2008 al 2013) e da Ezio Ferraro, già candidato a sindaco nel 2018 e capogruppo dell’opposizione negli ultimi cinque anni
Il secondo è sostenuto pure dal Movimento Civico 92013-Il Nuovo Inizio e dall’ex sindaco Enzo Lotà.
A Ravanusa, invece, l’asse Giusi Savarino–Carmelo D’Angelo ha scelto Kabiria Loggia quale candidato sindaco e su di lei confluirà tutto il centro destra, eccetto l’attuale presidente del consiglio Vito Ciotta che presenta una lista propria con la sua candidatura a sindaco, appoggiata dal movimento locale “Servire Ravanusa”, il cui leader Giuseppe Sortino si presentò alle elezioni del sindaco nel 2018 e prese ben 2386 voti.
Sarà della partita, inoltre, due avvocati: Salvatore Pitrola, che ha compattato il centro-sinistra ed avrà l’appoggio degli esponenti locali del PD, M5S e S.I. e Lillo Massimiliano Musso che si era candidato anche nelle ultime elezioni comunali e che, stavolta scenderà in campo con Forza del Popolo. Salvatore Pitrola avrà pure l’appoggio della Nuova D.C. per scelta del locale commissario del partito Luigi Di Natale. Il che renderà molto più competitiva l’elezione a sindaco.
Fra i Comuni di fascia demografica 3/10mila abitanti (Cianciana, Grotte, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Santo Stefano di Quisquina),ai quali saranno assegnati 12 consiglieri, abbiamo già parlato di Santo Stefano.
Per quanto riguarda Cianciana è sfida aperta tra l’uscente democristiano Franco Martorana e Linda Reina, vicina alle posizioni dell’on. Di Mauro, appoggiata anche dal centrosinistra.
A Grotte, invece, l’uscente Alfonso Provvidenza (lista civica con l’appoggio del PD) se la vedrà da Paolo Pilato, già sindaco dal 2008 al 2013, vicino alle posizioni dell’on. Di Mauro, appoggiato anche dal movimento Sud chiama Nord.
A Sambuca di Sicilia, si presentano Giuseppe Cacioppo, attuale vicesindaco, e Sario Arbisi, già assessore dell’uscente Ciaccio, che lo ha revocato dalla carica di assessore non appena ha formalizzato la sua candidatura a sindaco, grazie alla quale coalizzerà comunque parte delle forze di sinistra e buona parte delle forze di destra, compresa la nuova DC, capitanata da Gaspare Abruzzo che non aveva dato la sua adesione ad una precoce candidatura a sindaco di Tommaso Ciaccio (ormai sfumata) che si era vanamente auto-proclamato candidato a nome del partito di Cuffaro.
A San Giovanni Gemini, lo schieramento di centro-destra che ha sinora sostenuto il sindaco uscente Panepinto punterà le sue carte su Dino Zimbardo, attuale presidente del consiglio, il quale se la vedrà con un avversario dello schieramento di centro-sinistra, cioè il neo specialista del mercato del lavoro presso il C.p.I., Rito Compilato, e con un avversario “civico”, il consulente aziendale Giovanni Miceli.
Infine, i Comuni di dimensione demografica inferiore a 3mila abitanti: Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Ioppolo Giancaxio, Lucca Sicula e Sant’Angelo Muxaro.
A Burgio sarà ancora ancora sfida all’ultimo voto tra l’uscente Francesco Matinella e Vincenzo Galifi che, nel 2018, fu battuto appunto per un solo voto.
A Castrofilippo ci sono addirittura tre candidati: l’uscente Franco Badalamenti, vicino all’on. Decio Terrana; il docente in quiescenza Totò Gioacchino Baio, dell’area del centro-destra; la giovane avvocato Ilenia Dainotto (nella foto), area di centro-sinistra e movimento “Sud chiama Nord”.
A Sant’Angelo Muxaro, l’uscente Angelo Tirrito se la vedrà con Alfonso Caci; a Lucca Sicula, l’uscente Salvatore D’Azzo, per il centro-sinistra, sarà sfidato da Peppe Puccio che è stato sindaco dal 2013 al 2018. A Ioppolo Giancaxio, la lotta è tra l’attuale vicesindaco Domenico Migliara e il consigliere d’opposizione Mariangela Cacciatore.
Tutto ciò alle nove del mattino di giorno 3 maggio, ultimo giorno utile per la presentazione delle candidature a sindaco. Le notizie dunque saranno in continuo aggiornamento.