Gli enti datoriali maggiormente rappresentativi nel settore della Formazione Professionale: FORMA SICILIA, FEDER TERZIARIO SCUOLA, CENFOP, A.N.Fo.P. FORMA.RE. dichiarano la crisi del settore e chiedono vigente attivazione di un tavolo di crisi presso la Presidenza della Regione Siciliana.
Le Associazioni degli enti di formazione professionale hanno firmato una dichiarazione nella quale, congiuntamente, denunciano lo stato di crisi del settore e chiedono che venga urgentemente attivato un tavolo di crisi presso la Presidenza della Regione Siciliana al fine di scongiurare un pericoloso contenzioso giudiziario.
I destinatari della comunicazione sono: il Presidente della Regione Siciliana, On.le Renato Schifani; l’assessore Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale On.le Mimmo Turano, l’Assessore Regionale al Lavoro, alla Famiglia e alle Politiche Sociali On.le Nunzia Albano l’Assessore Regionale dell’Economia, Bilancio e Tesoro On.le Marco Falcone.
La dichiarazione dello stato si crisi e la richiesta del tavolo di crisi sono fatte precedere dal seguente preambolo:
“Il settore della Formazione Professionale in Sicilia non è più in grado di sostenere gli impegni assunti con i lavoratori del settore ed afferenti ai Centri di Formazione Professionale.
La causa principale di questa anomalia sta nella mancata possibilità di comunicazione tra le parti sociali che rappresentano il comparto e la politica non predisposta all’ascolto.
Ormai da diversi anni non vengono più finanziate intere tipologie formative, soprattutto quelle destinate ai neet, ai disoccupati di lunga durata e all’utenza speciale (FAS) e quei pochi percorsi non ricevono nei tempi pattuiti le somme dovute causando grave nocumento alla filiera che si trova obbligata a pagare onerose polizze fidejussorie per decenni ad arricchimento delle compagnie assicurative.
Oltre il danno la beffa, infatti, apprendiamo a mezzo stampa che i capitoli di spesa del Bilancio della Regione Siciliana, in particolare quelli relativi ai fondi extraregionali, sono ancora bloccati a causa delle mancate procedure di riaccertamento. Una paralisi finanziaria che vede dallo scorso dicembre ad oggi, le casse regionali ancora chiuse. Il perdurare di questa grave mancanza di liquidità non consente più agli Enti di onorare gli stipendi elle migliaia di lavoratori, né tantomeno di sostenere i costi di gestione. Si aggiunga a ciò che numerosi enti rischiano di cessare l’attività laddove si dovesse concretizzare la minaccia dell’INPS di recuperare i contributi (con sanzioni e interessi) relativi al periodo 2016/2019 in cui, su richiesta dei lavoratori ed il placet di Regione e sindacati, si decise di sospendere i rapporti di lavoro.
Alla crisi finanziaria – aggiungono i rappresentati legali degli enti summenzionati – si aggiunge quella economica, infatti ad oggi, malgrado l’imponente dote di risorse FSE e PNRR di cui è in possesso la Regione Siciliana, l’assessorato dell’Istruzione e Formazione Professionale non ha varato alcun atto programmatico che possa consentire agli Enti di mantenere i livelli occupazionali, ad eccezione di un singolo avviso per le IV annualità del sistema IeFP, che concentra tutte le risorse in favore di pochissimi Enti”.