Il Comitato Civico Pro Ospedale Barone Lombardo ha concluso la raccolta delle firme (effettuata nel gazebo allestito davanti la villa comunale di Canicattì durante la giornata di sabato 13 maggio e della mattinata di domenica 14 maggio) contro la chiusura e/o il depotenziamento dell’ospedale Barone Lombardo.
Si parla di 2.400 firme nella sola città di Canicattì, cui sono da aggiungere tutte le altre sottoscrizioni raccolte nei restanti Comuni del distretto socio-sanitario: Camastra, Campobello di Licata, Castrofilippo, Grotte, Naro, Racalmuto e Ravanusa.
Invero, il nosocomio di Canicattì non serve soltanto gli otto Comuni del distretto socio-sanitario, bensì i pazienti di numerosi altri Comuni dell’agrigentino e del nisseno che trovano spesso posto al Pronto Soccorso o nelle unità di Medicina e di Cardiologia.
Eppure questo presidio ospedaliero, nonostante il diuturno impegno dell’infaticabile direttore Giuseppe Augello, viene sempre penalizzato: soprattutto nell’assegnazione delle risorse umane e, in particolar modo, dei dirigenti medici.
Accade così che -a causa della mancanza di dirigenti medici- l’unità di chirurgia è rimasta chiusa per una settimana, per essere poi riaperta col solo turno della mattina.
Una situazione analoga a quella del Centro Trasfusionale che sino a qualche anno fa funzionava a meraviglia, persino con reperibilità h24, e che oggi soffre pesantemente la carenza di dirigenti medici.
Oppure l’UOC di Cardiologia-Utic, sempre piena di pazienti ricoverati e con importanti ambulatori da far funzionare (tra cui quelli richiestissimi di elettrostimolazione e di cardio-oncologia), ma costretta ad operare con soli 4/5 cardiologi.
Nei giorni scorsi il sindaco di Naro Mariagrazia Brandara ha ribadito la necessità di interventi di potenziamento strutturale ed organizzativo a sostegno dell’ospedale Barone Lombardo.
“Pur apprezzando le azioni recentemente messe in atto dall’Asp di Agrigento” -dice Mariagrazia Brandara– “con la riapertura del reparto di chirurgia e l’annunciata attivazione dell’unità di gastroenterologia, noi sindaci del distretto manteniamo egualmente alta l’attenzione per portare avanti in ogni sede tutte le azioni necessarie dirette al potenziamento della struttura ospedaliera di Canicattì, punto di riferimento fondamentale per la tutela al diritto alla salute di tutte le locali comunità dell’hinterland”.
Il sindaco di Naro riferisce inoltre: “abbiamo dato mandato al sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, di chiedere urgentemente un incontro tra i sindaci del distretto e l’assessore regionale alla salute, Giovanna Volo, affinché siano date risposte alle necessità strutturali, organizzative e di potenziamento del personale, soprattutto medico, più volte sollecitate”.
Nelle more dell’incontro con l’assessore regionale Volo, il presidente del consiglio di Canicattì Mimmo Licataha convocato il consiglio comunale in seduta aperta per lunedì pomeriggio 15 maggio, alle ore 18,00, per stigmatizzare la situazione del nosocomio e chiedere interventi ormai non più procrastinabili.
Interverranno nella seduta i sindaci, gli assessori, i presidenti del consiglio e i consiglieri degli altri Comuni del distretto, oltre che gli esponenti del Comitato Civico Pro Ospedale di Canicattì, con in testa il suo fondatore Salvatore Castellano.