Si è svolto l’incontro -forse il primo di una serie- per cavare dai buchi tutti i ragni che ognuno in cuor suo auspicava.
Invero, è stato l’incontro per fermare il disfacimento del sistema della formazione regionale e, ad un tempo, avviare a costruzione un nuovo e migliore sistema. L’incontro di cui la nostra testata aveva dato anticipazione qui.
Adesso, ad incontro finito, sembra che ne siano usciti tutti piuttosto felici e piuttosto contenti: il presidente Renato Schifani, l’assessore alla formazione Mimmo Turano, i dirigenti dell’assessorato, i rappresentati delle associazioni degli enti e quelli dei sindacati.
Il presidente Schifani ha promesso il massimo che poteva per le urgenze: lo sblocco dei pagamenti per gli enti (il che significa anche pagamento degli stipendi dei lavoratori) e lo scorrimento delle graduatorie dell’Avviso 8 (il che significa anche utilizzo dei relativi fondi).
I pagamenti, soprattutto quelli arretrati, avverranno entro il 20 giugno; lo scorrimento delle graduatorie dell’avviso 8 avverrà con altrettanta celerità e comunque compatibilmente con gli adempimenti burocratico-amministrativi e tecnico-finanziari che saranno comunque velocizzati, anche grazie al potenziamento delle unità di personale a ciò addette.
Non solo. Sarà al più presto costituito un tavolo interdipartimentale per avviare un percorso di riforma che coinvolga enti e sindacati e che conduca ad una compiuta e organica riforma del settore.
“La formazione dei giovani non deve essere un ammortizzatore sociale, attraverso l’indennità prevista, e non deve essere stipendificio” -ha detto Renato Schifani, pensando probabilmente ai lavoratori del settore, quando ha citato la parola “stipendificio”. Poi, il signor presidente, ha aggiunto: “Serve una riforma che contempli le esigenze del mondo del lavoro. Abbiamo l’esigenza di formare giovani con professionalità spendibili: le future figure devono essere adeguate alle richieste del tessuto produttivo siciliano”.
Applausi, interventi, assensi, sorrisi. Poi tutti a casa. Anche l’assessore Mimmo Turano. Che si è mostrato garbato e soddisfatto. Anche se non ha fatto tutto lui, come avrebbe dovuto, in qualità di assessore al ramo. Anzi, non ha fatto niente lui, in effetti. Si è limitato ad assentire a quanto deciso da Schifani. Il quale sembra aver preso in mano la situazione.
Ci vediamo al prossimo round. Auspicando che entro il prossimo mese davvero i lavoratori possano avere i loro stipendi arretrati. E sperando che gli enti possano pagare le spese di gestione dei corsi che, ovviamente, non sono solo quelle degli stipendi.