Si conclude il maggio mariano narese, caratterizzato quest’anno dalla recita del rosario, presso le varie edicole votive dedicate a Maria e dislocate nei vari quartieri cittadini.
E’ stata la riscoperta delle cosiddette “figuredde” (a Naro, “figureddre”, con la erre dopo le due ddi e prima della e) come segno di appartenenza cristiana identificativa di ciascun quartiere.
Il 29 maggio, alle ore 19,00, con la recita dei misteri gaudiosi del rosario, i componenti dell’Azione Cattolica Interparrocchiale San Paolo VI, presieduta da Giovanni Tesè, si recheranno presso a figureddra di viale Umberto 25, guidati da don Abraham e da don Peppe Frugis, con la preghiera/riflessione di Anna e Melo Sorce.
Anche le precedenti giornate del mese mariano, la recita del rosario presso le figuredde è avvenuta con la guida di un sacerdote e la preghiera-riflessione di una coppia di coniugi, sulla scorta di testi la cui stesura è stata curata da Francesca D’Antoni che ha pure coordinato le iniziative relative.
Il 4 maggio ha avuto inizio il percorso presso a figureddra di via Madonna della Rocca, con la guida di don Giuseppe Costanza, e con la preghiera/riflessione di Giuseppina e Gaspare Gallo.
Si è continuato il 10 maggio presso a figureddra di piazza Sant’Erasmo, con la guida di don Giuseppe Maniscalchi e con la preghiera/riflessione di Franca e Ciccino Maniscalchi.
Poi, il 16 maggio è stata la volta della figureddra di Via Vanelle, con la guida di don Ignazio Giunta, e la preghiera/riflessione di Enza e Pino Cumbo.
Il 25 maggio è stata invece la volta della figureddra di via Giovanni XXIIIImo, con la guida di don Paolo Morreale e la preghiera/riflessione di Antonietta e Tito Condello.
Adesso, il 29 maggio, la conclusione nell’edicola votiva di viale Umberto, al termine di un percorso finalizzato ad abitare con gioia la città e a riscoprire le bellezze cittadine nella preghiera del rosario davanti le figureddre, la cui riscoperta ed importanza va ogni giorno di più accreditandosi.
Nei prossimi giorni, per esempio, andrà in ristampa il libro Agrigento minore: le edicole sacre, scritto dal vulcanico e geniale intellettuale agrigentino Settimio Biondi, uno degli esperti più importanti in campo di storia patria della nostra terra.
Le foto sono di Alessandro Arancio