Anche Alena Seredova ha scelto Noto, la città barocca per antonomasia della Sicilia, per celebrare le sue nozze, che in verità sono le seconde dopo quelle di Praga con Gigi Buffon.
Lo sposo è Alessandro Nasi (cugino di John Elkann e suo vice ad Exor) dal quale ha avuto una figlia, Vivienne Charlotte, che oggi ha tre anni e che entrerà così a far parte della dinastia degli Agnelli.
La cerimonia avverrà il 17 giugno prossimo ed è attesa da moltissimi fans della Seredova e soprattutto dai suoi 800mila follower su facebook e quasi 600mila su instagram, tra cui molti della provincia di Agrigento, come il gestore dell’account naro_fulgentissima, felicissimo della location scelta dalla modella per il suo matrimonio, in quanto si tratta di una città barocca come Naro.
L’attrice e modella ha svelato, nelle sue dirette instagram, alcuni dettagli sul matrimonio, ma senza mai esagerare e comunque mantenendo la sua tradizionale riservatezza che non impedisce l’elargizione di poche ed essenziali informazioni.
La wedding planner è Alessandra Grillo che pure è amica dell’attrice e modella ceca naturalizzata italiana ed ha a suo tempo curato la cerimonia delle prime nozze con Buffon, così come ha organizzato e curato lo sposalizio di Chiara Ferragni con Fedez, sempre a Noto.
Testimone della sposa sarà Lavinia Borromeo, moglie di John Elkann e sorella maggiore di Beatrice, sposata a sua volta con Pierre Casiraghi, figlio di Stefano e Carolina di Monaco.
Alena Seredova coronerà dunque il suo sogno di sposa, dopo aver vissuto con Alessandro Nasi una relazione seria e serena, sempre più consolidata, che adesso confluisce nel matrimonio che sarà celebrato con rito civile nella casa comunale di Noto, con cerimonia d’intrattenimento nella location di una splendida tenuta netina.
A lanciare la moda degli sposalizi vip a Noto è stato, a fine aprile del 2017, Samuele Mazza, interior design di fama internazionale, arrivato al design dopo una affermata carriera nel mondo della moda, che si è unito civilmente a Rudy Valente, musicista e cuoco.
Samuele Mazza vive adesso stabilmente a Noto ed è tornato alla sua Sicilia, essendo originario di Palma di Montechiaro, dopo aver vissuto a Firenze e a Milano.
Nella località netina, Samuele Mazza ha curato il restauro di un antico palazzo abbandonato, facendolo rivivere magnificamente con arredi lineari e cromie blu, che rimandano al mare della riviera barocca di questa terra e ben s’intonano con i quadri di Sergio Fiorentino che adornano sapientemente gli interni.
Egli è un visionario e lancia mode originali e di gusto: ha festeggiato il suo ultimo compleanno a Noto antica, all’interno di una grandissima cava dismessa, la cava del Timo, dove sono state esposte opere d’arte, con una lunga ed elegantissima tavola imbandita (al centro della cava) e con un signorile white- party primaverile a tema.
Sulla Sicilia e su Noto l’interior designer ha scritto due libri, per le edizioni Mondadori Electa: il primo dal titolo “Sicilia. Noto, dentro e fuori”; l’altro dal titolo “Sicilia. Ettari di nettari”.