La Costa del Mito, compresa nel tratto che va da Selinunte a Gela, ha chiuso l’anno 2022 col 12, 6% in più di presenze turistiche rispetto al periodo pre-covid (anno 2019) e si conferma come la zona più attrattiva del Paese, registrando il miglior risultato statistico d’Italia. Risultato che è persino in controtendenza sia col dato nazionale che -nel periodo considerato- ha segnato un calo, sia con quello complessivo siciliano che è sostanzialmente invariato.
La Costa del Mito è stata ideata ed “itinerarizzata” dal Distretto Turistico Valle dei Templi, formalmente riconosciuto con decreto dell’assessore regionale del turismo nel 2012, ed oggi organizzato secondo il modello Destination Management Organization (MDO), il cui Consiglio di Amministrazione (riconfermato a fine aprile) è presieduto dal sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ed è costituito, per la rappresentanza di parte pubblica, dal sindaco di Sant’Elisabetta, Domenico Gueli, vice presidente, e, per la parte privata, da Fabrizio La Gaipa che è anche l’amministratore delegato.
Proprio Fabrizio La Gaipa rileva come “il dato sull’incremento di presenze turistiche ci gratifica moltissimo”. Ed aggiunge: “Ricordo che, appena eletto amministratore, telefonai a Lillo Pisano (attuale deputato agrigentino alla Camera dei Deputati, NdR), allora vice capo di gabinetto vicario all’assessorato regionale al Turismo, e decidemmo insieme di intraprendere un percorso che potesse portare ad una vera e stabile crescita turistica del nostro territorio”.
“Grazie a questa collaborazione con la Regione, che prosegue tuttora magnificamente, siamo riusciti” -dice ancora l’amministratore delegato del DMO- “a dare vita e portare avanti il progetto Costa del Mito che, grazie anche alle sinergie col Ministero del Turismo e dell’Enit, rappresenta una autentica eccellenza del panorama italiano”.
”Credo che abbiamo fatto un buon lavoro” -conclude Fabrizio La Gaipa– “ma dobbiamo impegnarci ancora di più, specie in previsione delle celebrazioni di Agrigento quale Capitale della Cultura 2025: un’opportunità importantissima che dobbiamo sfruttare sino in fondo”.
Il progetto Costa del Mito e Agrigento Capitale della Cultura: davvero un mix propizio per un incremento ulteriore delle presenze turistiche non solo come visite “mordi e fuggi”, ma soprattutto come pernottamenti, anche lunghi.
D’altro canto, oltre al fascino del nome, la Costa del Mito è sostanzialmente parecchio seducente, delimitando l’area archeologica più estesa al mondo ed annoverando circa 150 km di spiagge meravigliose che lambiscono importanti riserve naturali e ben tre parchi archeologici. Un viaggio per luoghi incantevoli che alternano le vetustà dell’antico e della nostra storia alle bellezze paesaggistiche e all’ incontaminatezza degli ambienti naturali.
Al centro della Costa del Mito c’è poi la Valle dei Templi. Ma c’è anche la Scala dei Turchi, con a pochi passi la villa romana di Durrueli, recentemente restaurata ed aperta al pubblico; c’è il Teatro Greco di Eraclea Minoa, affacciato sul Mar Mediterraneo, il cui “scrusciu du mari” di camilleriana memoria carezza tutte le spiagge agrigentine da Licata a Punta Bianca e San Leone fino a Sciacca e Menfi, con l’occasione di poter visitare -addentrandosi un po’- la Città di Naro col Duomo e il Castello medievali e le tante chiese barocche (oltre le meravigliose catacombe paleocristiane, vicino alla diga San Giovanni) o uno dei Borghi più belli d’Italia, Sambuca di Sicilia oppure le città gattopardiane di Palma Montechiaro e di Santa Margherita Belice.