I maccarruna di San Calò per tutto il vicinato e per chiunque ne abbia voglia: una tradizione che la famiglia del cav. Pino Iacona ha voluto rievocare e far rivivere già a partire da quattro anni fa e nonostante il covid.
Così, anche quest’anno, senza più timori di pandemia, la grande pentola bollirà in uno dei cortili di via Piave per cuocere i maccarruna (una sorta di spaghetti più grossi del normale) che poi saranno deposti in una sorta di spianatoia chiamata scanaturi o (in altri parti della Sicilia) maidda per essere conditi con olio e sale, con la benedizione del priore di Naro e del padre rettore del santuario di San Calogero.
Appuntamento dunque alle ore 19 del 16 giugno, due giorni prima del clou della Festa, per la maccarrunata,che giunge alla quarta edizione col solito impegno e la massima solerzia del cav. Pino Iacona, con il priore della Chiesa Madre don Giuseppe Costanza ed il rettore del santuario don Giuseppe Frugis pronti alla benedizione e, questa volta, con i fuochi d’artificio voluti e sponsorizzati della farmacia san Caloriu Picciulu.
Subito dopo la maccarrunata di san Calò/edizione 2023, si potrà scendere in piazza per partecipare alla manifestazione “Naro in tango”, rendendosi parte attiva degli splendidi balli oppure semplicemente assistendo all’esibizione delle appassionanti ed appassionate coppie tanguere nella suggestiva scenografia naturale della piazza barocca .