In dodici mesi la discarica Traina dove si conferisce il rifiuto indifferenziato ha aumentato i costi due volte: nel giugno dell’anno scorso da 180 a 200 euro a tonnellata e aumenterà ulteriormente il prossimo primo luglio passando da 200 euro a 215 euro a tonnellata.
Oltre a Traina con i vari aumenti il costo totale del servizio ecologico ha raggiunto l’assurdo peso di circa 7,5 milioni di euro. E la notizia pur allarmante detta in questo modo può significare nulla, ma se aggiungiamo altri dati come la bassa percentuale dei contribuenti che pagano la Tari (circa il 40 per cento) e aggiungiamo il debito già accumulato, l’amministrazione comunale è in arretrato di 4 mensilità nei pagamenti al raggruppamento di imprese che gestisce il servizio e aggiungiamo che alcuni pagamenti sono stati effettuati prelevando dalla copertura finanziaria di altri servizi, sperando di rimetterli, diventa paradossale non aggredire prima di subito il fenomeno dell’eccessiva produzione di rifiuto indifferenziato dovuto all’arrogante inciviltà che continua a stravincere sulla gente perbene che paga la Tari e differenzia.
Dobbiamo smetterla di prenderci in giro e, di più, di giocare con il futuro della città.
Dato il problema di una città sommersa dai rifiuti e senza controlli o azioni di contrasto al fenomeno più significante dell’errato conferimento che ha costi milionari per i contribuenti si sarebbe dovuto trovare già da tempo una soluzione. Il problema è dell’amministrazione, del consiglio comunale e della burocrazia che se non si ritengono capaci del compito a loro assegnato, devono per amore della città fare un passo indietro, liberare la scena e dare la città in mano ai commissari che peggio non possono fare.
Ieri, in una nostra intervista con l’amministratore di Iseda capogruppo delle imprese che gestiscono il servizio di igiene ambientale è venuta fuori la notizia che il martedì l’amministrazione comunale invia una pec alle imprese per chiedere maggiori mezzi per la raccolta del mercoledì giorno destinato al rifiuto indifferenziato. Roba da pazzi! Il Comune si è adagiato sul problema, si è rassegnato e chiede più mezzi: hanno vinto gli incivili… E prosita!
Intanto sono trascorsi due anni di babbiu sull’installazione delle foto trappole bloccate da adempimenti burocratici, mancherebbe un fantomatico regolamento. Fateci capire amministrazione, consiglio comunale e burocrazia cosa vi aspettate dai cittadini onesti di questa città resa impossibile dalla mancanza e dai ritardi di azioni concrete.
Fateci capire se Favara deve essere il paese delle persone perbene o degli incivili, ma non con le parole.