Alla fine Renato Schifani si è adeguato alle circostanze e ha posto fine alla guerra per la fondazione Tao-Arte e per il Teatro Antico di Taormina con Cateno De Luca che, in un certo senso, aveva ricevuto la solidarietà del presidente dell’ARS Gaetano Galvagno, dell’ex presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè, dell’assessore al bilancio Marco Falcone e, indirettamente, degli assessori Elvira Amata e Francesco Paolo Scarpinato.
La minaccia di dimissioni del presidente della regione, ovviamente, non ha avuto seguito e il sindaco Cateno De Luca ha ottenuto quello che voleva per la città di Taormina: forse un po’ di meno, ma in definitiva si chiede di più per ottenere il giusto.
Tutto si conclude con abbracci e baci, dunque?
Quasi.
Resta solo la freddezza e l’ironia tra Renato Schifani, sempre molto compìto e morigerato, e Gianfranco Miccichè, spesso oltre le righe e un poco sregolato.
Il primo, riferito a Miccichè, aveva detto: ”Non vorrei che l’ex presidente dell’ARS dice certe cose per colpa del caldo incipiente: se dovesse star male mi auguro di cuore che pensi subito a curarsi”
Il secondo ha replicato: ”Dite a Schifani che abbiamo quasi la stessa età e lui pare mio nonno; forse di cure ne ha più bisogno lui”.
Chi avrà ragione?
Non sullo stato di salute, ovviamente, ma sul piano della politica a venire.