Lo sciopero dei netturbini ha lasciato Favara in una sorta di città discarica.
Durante il fermo del servizio i cittadini si sono divisi tra coloro che hanno fatto di tutte le erbe un fascio producendo indifferenziato e gli altri, purtroppo sempre più pochi a Favara, che hanno continuato a differenziare.
A chi nella raccolta doveva dare precedenza il sindaco? Certamente ai pochi cittadini virtuosi che ben meritano una minima premialità per non aver abbandonato i rifiuti per strada e per aver differenziato. Ed è quello che ha fatto il sindaco Palumbo.
Qualcuno lo accusa di tardive comunicazione ai cittadini. Ieri in tarda serata ho raggiunto telefonicamente Antonio Palumbo e dopo, anche, un rappresentante delle aziende che gestisce il servizio. La vicenda è presto raccontata nuda e cruda, ora si che ci vuole. I lavoratori sono tornati al lavoro con l’entusiasmo sotto i tacchi delle scarpe per la denuncia scaturita dell’interruzione del servizio e perché tutto sommato sulle richieste avanzate si sono portati a casa ben poca cosa: uno stipendio arretrato e 8 dodicesimi della quattordicesima che maturerà a luglio. Insoddisfatti, alcuni dipendenti “hanno deciso ieri di non fare straordinari e non lavorare il pomeriggio”, questo ci dice un rappresentante del raggruppamento di imprese. La decisione dei lavoratori ha causato la mancata completa raccolta dell’organico.
A questo punto, bisognava fare una scelta: raccogliere il rifiuto correttamente differenziato e cioè l’organico o il tutto mischiato.
Il sindaco Palumbo seppure all’ultimo momento, ha deciso di dare precedenza a chi rispetta le regole e che tra l’altro si aspettava la raccolta dell’organico già ieri pomeriggio. Andiamo alla tardiva comunicazione all’utenza.
E nel tardo pomeriggio che l’amministrazione comunale viene a conoscenza dell’indisponibilità di un gruppo di lavoratori. E solo da quel momento si può iniziare a organizzare il servizio per l’indomani valutando la disponibilità dei mezzi e delle discariche di conferimento. Un lavoro certamente non facile che richiede tempo e che accontenta una parte e scontenta l’altra. Certamente accontenta chi rispetta le regole e ha differenziato.